sabato 26 dicembre 2020

#StorieRomane: La sedia del Diavolo

La rubrica di Storie Romane è una di quelle che abbiamo più a cuore.
Siamo quattro ragazze, e viviamo in quattro quartieri ben diversi l'uno dall'altro. Amiamo questa città, e il nostro scopo è quello di farvela conoscere poco a poco.
Ci siamo spostate letteralmente da Roma Nord a Roma Sud (e viceversa), e vi abbiamo fatto scoprire chicche come La Porta Alchemica e il cuore di Nerone, e vi abbiamo portato con noi all'EUR, al Corviale, a Testaccio e in altri quartieri, tutti diversi ma tutti bellissimi a modo loro.

Oggi vi facciamo conoscere l'ennesima chicca di Roma, chicca decisamente non nascosta e poco visibile.
Vi raccontiamo la storia della sedia del Diavolo.
Situata nel Quartiere Africano, precisamente in Piazza Elio Callistio (fino agli anni Cinquanta Piazza Sedia del Diavolo), la sedia del Diavolo altro non è altro che la tomba di Elio Callistio, liberto dell'Imperatore Adriano.
Collocata in principio su una collinetta su Via Nomentana, questo sepolcro dell'età Antonina (II secolo) è un tipico sepolcro su due piani a tempietto (naiskos in greco, aedicula in latino), piuttosto comune nell'arte antica.

L'origine del particolare nome che gli è stato conferito risiede un po' nella storia di Roma Antica e un po' nella leggenda.
Non è difficile notarlo: a una prima occhiata questa tomba assomiglia proprio ad una enorme sedia, e se pensiamo che la struttura logorata dal tempo già nel periodo di Roma Antica era situata in un quartiere completamente disabitato e veniva utilizzata come rifugio da pastori e vagabondi che vi appiccavano
fuochi nel buio pesto della notte che donavano alla struttura un aspetto macabro, non c'è da stupirsi se all'epoca questa tomba fosse alquanto inquietante e che desse in un certo senso un'idea di Inferno.
Sentendo altri racconti popolari che però sfociano nel mito, la struttura deve essere stato luogo di incontri per orge, banchetti e riti esoterici.

All'interno della sedia del Diavolo, ironicamente viene annualmente allestito un presepe meraviglioso nel periodo natalizio, continua ad affascinare, ad attirare e a lasciare a bocca aperta turisti e romani stessi nel vivace quartiere in cui si trova oggi.


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