giovedì 24 dicembre 2020

#Costume&Società: Krampus, il Diavolo del Natale

La volta precedente avevamo parlato di San Nicola come il primo Babbo Natale, un santo che viene celebrato in alcune parti d’Italia come portatre di doni. Il santo, però, non viaggiava da solo, ma aveva un particolre accompagnatore, un mostro per l’esattezza: il Krampus

Il nome “Krampus” deriva probabilmente dalla lingua bavarese, in cui “Krampn” significa morto, putrefatto; potrebbe derivare anche dal tedesco “Kramp” che sta per “artiglio”, ma in Trentino Alto Adige viene nominato “Teufel”, che indica il Diavolo.

Si tratta di un demone dalle sembianze mostruose e animalesche, che è solito aggirarsi per le strade alla ricerca dei bambini "cattivi". Sporco e lacero, il suo passaggio è accompagnato dal rumore di campanacci, corni e dal rumore della frusta che si abbatte sugli sventurati che incrociano il suo cammino. 

Questa leggenda sembra riconducibile al solstizio d’inverno. Era durante la stagione invernale, infatti, che spesso le famiglie morivano di fame, o comunque vi erano diversi periodi di carestia. I bambini dei villaggi si mascheravano con piume, pellicce e corna allo scopo di “infestare” i villaggi vicini e depredarli delle provviste. I bambini, però, non erano soli: tra loro vi era un impostore (sì, come in Among Us), un essere talmente malefico che non si limitava a spaventare, ma torturava i malcapitati in maniera atroce: si trattava di un demone, che era a lungo riuscito a mimetizzarsi tra i bambini perché aveva, come nel loro travestimento, zoccoli da capra e corna. Si richiese dunque la presenza di un vescovo per esorcizzarlo. San Nicola sconfisse il demone e se lo portò dietro per umiliarlo e per farsi servire. I bambini, quindi, continuarono a travestirsi da demoni e a seguire il santo, solo però per punire i bambini cattivi, non più per saccheggiarli. 

Anche oggi vi è l’usanza di portare avanti e di festeggiare la vittoria del santo, seguendo la leggenda del Krampus, con tanto di regolamenti ben precisi per chi sceglie di impersonare l’essere dalle sembianze mostruose. Nel Vipitenese (Bolzano) per diventare un krampus bisogna per forza essere nati a Vipiteno, bisogna essere scapoli e tenere la maschera fino alla fine della festa. Ci sono regole ferree anche per impersonare San Nicola: trainato su un carro fatto dai bambini, dovrà donar loro dei dolcetti e carbone a quelli che non si sono comportati bene. Non è tutto: nella folla adorante si imbucheranno dei diavoli e il santo avrà il compito di quietarli. Al calar del sole, però, il Santo scomparirà, lasciando i Krampus liberi dal suo controllo e di rincorrere la folla fino a quando il buio non scenderà. In quel momento spariranno anche loro. 

Nel videogioco Fortnite, inoltre, vi è anche il personaggio del Krampus: il mostro ha sì le corna, ma anche un vestito rosso e bianco che ricorda Babbo Natale.

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