martedì 22 febbraio 2022

#Spettacolo: Drusilla Foer, regina di Sanremo 2022

Le serate del Festival di Sanremo, come ogni anni, si sono susseguite tra polemiche più o meno sterili su cosa faccia ridere o cosa legittimi l’ignoranza. Tra tutte queste polemiche, nonostante la Vox Populi continui a essere divisa, dilaniata, separata, si è erta una stella: quella di Drusilla Foer. Personaggio elegante, polarizzante, straniante e unico nel suo genere che è nato dal talento e ha dato reale prova del fatto che la meritocrazia esiste.

Drusilla è salita su quel palco conscia delle polemiche sui social che avevano accompagnato la sua scelta, esattamente come lo era del sostegno dei fan che la seguono da tempo su tutti i suoi social. Lei, donna appassionata e appassionante che con le sue telefonate è arrivata a incatenare lo spettatore di Rai Uno nonostante l’ora tarda. Lei che ha parlato di unicità e ha suggerito a ognuno di noi di prendere per mano i nostri pregi e difetti per poterli ringraziare della loro esistenza. Lei che non ha avuto necessità di buttarla sul qualunquismo enciclopedico e pedagogico nella quale i solidi discorsi sanremesi rischiano di cadere in maniera quasi didascalica.

E per quanto sia affasciante conoscere chi ci sia dietro la maschera, per quanto morbosa possa essere la curiosità del pubblico, forse è meglio continuare a credere alla bella storia che questa donna ha portato in scena ogni volta che ha attraversato il palco dell’Ariston. Perché sì, lei è nata dalla mente di Gianluca Gori, attore fiorentino classe 1967, ma come più volte ha tenuto lui stesso a specificare, lui tende a non star dietro a ciò che fa quella donna. Due personalità distinte, sperate e uniche che portano su ogni singolo medium audiovisivo una ventata d’aria fresca.

“Lui sostiene di avermi inventata, ma non è così geniale” sostiene la stessa Drusilla parlando di Gianluca.

Elegante, irriverente, ha saputo tenere il palco come solo una nobil donna d’altri tempi avrebbe saputo fare. Nata a Siena il 23 luglio del 1945, che sia del Leone si vede eccome, ha una personalità dagli interessi ecclettici e differenti. Pittrice, modella, attrice (ha recitato nel film di OzpetekMagnifica Presenza”), cantante e fotografa. Dopo la sua nascita si è trasferita a Cuba, isola nella quale passa i suoi primi vent’anni; poi è un girovagare per le più diverse città.

Drusilla è la paladina di tutte le minoranze, nessuna esclusa, nessuna in particolare. Tanto che in conferenza stampa, all’indomani delle polemiche smosse sul monologo di Zalone, lei ha saputo districarsi in maniera conscia e intelligente tra le domande dei giornalisti. Ha cercato di far capire quanto importante sia smuovere le acque, smuovere il pensiero e cercare di evitare una sedimentazione nata da una costante taciturna livella.

Il monologo che Drusilla ha tenuto sul palco ha fatto sì che lei venisse considerata la regina indiscussa di questo festival. Un inno al cercare il vocabolo giusto per non dividere, ma per unirci. Unicità, intraprendenza, bene e male, tanti piccoli e diversi aspetti che rendono complessi gli individui e che per tanto non potranno mai rientrare sotto un’unica e univoca o universale etichetta.

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