venerdì 15 luglio 2022

#Anime: È quasi magia Johnny

Spinte dalla voglia di ricordare i vecchi anime con cui siamo cresciute, ci è tornato in mente “È quasi magia Johnny”. Lo seguivamo con entusiasmo, soprattutto perché nutrivamo un grande interesse per il protagonista maschile: Johnny, appunto. Ma anche per Sabrina, inutile nasconderlo, difatti entrambi rientrano tra le nostre primissime cotte. Certo, Johnny è tonto, forse troppo remissivo, poco coraggioso nell’esprimere i suoi sentimenti, ma noi eravamo pur sempre bambine e ci bastava la sua bontà d’animo.

L’anime è la trasposizione del manga di Izumi Matsumoto: “Kimagure Orenji Rōdo” (trad. “Capricciosa Orange Road”), semplicemente conosciuto come “Orange Road”. È stato pubblicato sulla rivista Weekly Shōnen Jump dal marzo 1984 all’ottobre 1987.
Anche se il manga rientra nella categoria shōnen (rivolto a un pubblico di adolescenti maschi) il successo si è allargato anche al pubblico femminile, così è stato facile farlo diventare un anime.
In Giappone è andato in onda per la prima volta dall’aprile 1987 al marzo 1988 sulla Nippon Television; in Italia è andato in onda su Italia 1 dal gennaio 1989, con molte censure. È composto da quarantotto episodi dalla durata di ventiquattro minuti ciascuno. 

 “Quando a Johnny va
che strane cose fa
lui può spostare tutto col pensiero
è timido e sincero, di tutti tutto sa
poiché legge nel pensiero.”

Kyōsuke Kasuga (Johnny nella versione italiana) ha quindici anni e dopo la morte della madre vive assieme al padre e alle sorelle: Manami e Kurumi. Kyōsuke, però, non è un adolescente come gli altri: come le sorelle ha dei poteri paranormali ereditati proprio dalla madre. I poteri di Kyōsuke sono molti, tra cui: il teletrasporto, la telecinesi e la possibilità di fare quasi dei viaggi temporali. No, non può leggere nel pensiero come abbiamo imparato dalla sigla di Cristina D’Avena, ma può ascoltare discorsi da una lunga distanza, può alterare i dispositivi meccanici, riesce a ipnotizzare le persone. A volte sa anche aumentare la propria velocità e forza, se avvolto da una forza energica abbastanza potente.
Il padre ha vietato ai suoi figli di utilizzare tali poteri in pubblico, perché ogni volta che è successo e sono stati scoperti, si sono dovuti trasferire a forza, per la paura della gente.
Kyōsuke sembra l’unico a seguire la regola paterna, dato che le due sorelle minori non si fanno troppi problemi. Proprio per la loro ribellione, un giorno lui incontra improvvisamente Madoka Ayukawa (Sabrina nella versione italiana).

Madoka è una ragazzina delle medie, all’apparenza pacata ed educata. Emana un fascino già adulto, ma si scopre ben presto che a scuola è temuta da tutti i suoi compagni ed è descritta come una delinquente. Il suo curriculum scolastico, però, non risente di ciò perché ottiene sempre ottimi voti, nonostante passi poco tempo a studiare per via del suo lavoro part-time al bar ABCB.
I suoi genitori sono dei musicisti di successo e per questo la lasciano spesso da sola. Inizialmente viveva con la sorella maggiore, ma ha smesso quando quest’ultima si è sposata.
Dall’incontro con Kyōsuke, Madoka comincia piano piano a lasciare andare la maschera di ragazzaccia, divenendo sempre più dolce e affettuosa.

“Da un incontro sbocciano due amori e tre cuori iniziano a palpitare. Mi sembra quasi di sentire il suono gentile delle campane… Io, Kyōsuke Kasuga, 15 anni, sto vivendo la mia adolescenza.”

Kyōsuke e Madoka provano da subito un interesse reciproco, ma sono troppo insicuri e timidi per dichiararsi in poco tempo. Così riesce a mettersi in mezzo Hikaru Hiyama (Tinetta nella versione italiana) migliore amica di Madoka, che come lei rimane subito affascinata da Kyōsuke. Il suo carattere più espansivo, però, la porta a non reprimere i sentimenti, dimostrandoli ogni volta che ne ha l’occasione; riesce persino a chiamarlo “tesoruccio” pubblicamente senza alcuna vergogna.
Essendo la migliore amica di Madoka, anche lei ha la nomina di attaccabrighe, del tutto immotivata visto che nella realtà è molto infantile. Frequenta la stessa classe delle sorelle di Kyōsuke, per questo riesce a fidanzarsi piuttosto facilmente con il ragazzo.

Inutile dirvi che siamo sempre state del team Kyōsuke/Madoka, quindi immaginatevi delle noi bambine urlare contro la televisione ogni volta che il ragazzo non riusciva a esprimere i suoi sentimenti verso di lei.
Kyōsuke è di certo di buon cuore, forse troppo moralista, per questo non riesce a lasciare Hikaru, nonostante sia palesemente innamorato di Madoka. D’altra parte Madoka non vuole ammettere cosa prova per Kyōsuke per non ferire la sua migliore amica.
In questo triangolo infinito, Kyōsuke riesce a togliersi dalle situazioni più scabrose grazie ai suoi poteri. 

Siamo sincere: non ricordiamo come finisce l’anime, ma anche se possediamo il manga, non vogliamo scriverlo qui per non rovinarvelo nel caso vogliate acquistarlo! Come sempre, speriamo che qualche piattaforma streaming riesca a metterlo nel proprio catalogo!

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