sabato 23 luglio 2022

#Personaggi: One Direction

Se ai Beatles dobbiamo tutto, ai One Direction abbiamo lasciato un pezzo di vita così grande che fatichiamo a parlarne sia sul blog, sia nella vita quotidiana, e fino a poche settimane fa non riuscivamo nemmeno ad ascoltare le loro canzoni.
A sbloccare la situazione è stato, molto banalmente, l’algoritmo di TikTok che ha deciso di bombardarci di edit e video sulla band anglo-irlandese.

Anche se a noi sembra passato un attimo, oggi si festeggiano i dodici anni dalla loro formazione, e noi siamo qui dopo due anni di 4Muses a parlarvi di loro e della loro breve (ma intensa) carriera.

Tutto inizia con, Louis William Tomlinson (24 dicembre 1991, Doncaster), Zayn Javadd Malik (12 gennaio 1993, Bradford), Liam James Payne (29 agosto 1993, Wolverhampton), Niall James Horan (13 settembre 1993, Mullingar) e Harry Edward Styles (1° febbraio 1994, Redditch) quando si presentano alla settima edizione di XFactor UK da solisti cantando rispettivamente “Hey There Delilah” dei Plain White T’s, “Let Me Love You” di Mario, “Cry Me a River” di Arthur Hamilton, “So Sick” di Ne-Yo e “Isn’t She Lovely?” di Stevie Wonder superando le audizioni ma venendo scartati uno per uno ai Bootcamp per la categoria “Ragazzi”. Solo in vista degli Home Visit finali i cinque ragazzi vengono salvati in extremis dai due giudici Simon Cowell – che è anche ideatore di XFactor stesso – e Nicole Scherzinger per inserirli nella categoria “Gruppi”. Il 23 luglio 2010, appunto.

Il 12 dicembre 2010 gli One Direction riescono ad arrivare in finale cantando con Robbie WilliamsShe’s the One” dei World Party e a posizionarsi sul podio, ma non vincono e vengono invece superati da Rebecca Ferguson – seconda classificata – e da Matt Cardle – vincitore dell’edizione –.

Il giorno seguente, il 13 dicembre 2010, gli One Direction firmano un contratto con l’etichetta discografica Syco Music e partono, insieme al vincitore dell’edizione, alla seconda classificata e ad altri concorrenti (Aiden Grimshaw, Paije, Cher Lloyd, Katie Waissel, Richardson, Wagne e Mary Byrne) per il “The XFactor Live Tour”, che dura dal 19 febbraio al 9 aprile 2011 e che comprende trentatré date tra il Regno Unito e l’Irlanda.

Il 18 novembre 2011 pubblicano il loro primo album “Up All Night” con l’etichetta sopracitata e la Columbia Records e l’album raggiunge subito dei traguardi notevoli per una boyband uscita da un talent nemmeno un anno prima: in un mese e nove giorni l’album vende sono nel Regno Unito 468.000 copie e lo fa entrare nella classifica degli album più venduti del 2011, solo nella prima settimana vende in UK 153.965 copie (aggiudicandosi il primo posto all’interno della Official Singles Chart) e negli Stati Uniti 176.000 copie (aggiudicandosi il primo posto nella Billboard 200). Questi ultimi due traguardi rendono gli One Direction la prima band della storia a raggiungere un traguardo simile solo grazie all’album di debutto.
Dal 18 dicembre 2011 al 1° luglio 2012 partono per il tour promozionale dell’album – il “Up All Night Tour” –, che conta cinquantatré tappe; durante il concerto del 3 gennaio 2012 a Bournemouth svolto al Bournemouth International Centre è stato registrato il loro primo DVD, intitolato “Up All Night: The Live Tour”.
Il 17 febbraio 2012 vengono invitati come ospiti internazionali alla sessantaduesima edizione del Festival di Sanremo e si esibiscono con il loro singolo di debutto “What Makes You Beautiful”, mentre per circa un mese – da sempre febbraio a marzo del 2012 – hanno aperto i concerti del “Better with U Tour” della band statunitense Big Time Rush.
Il 12 agosto 2012, invece, si esibiscono alla cerimonia di chiusura delle XXX Olimpiadi di Londra.

Il 28 settembre 2012 viene rilasciato il singolo “Live While We’re Young”, per annunciare l’uscita del secondo album della band uscito il 9 novembre 2012: “Take Me Home”. Per la prima volta dal 2010 i cinque tornano a esibirsi, il 1° novembre 2012, sul palco di XFactor UK come ospiti durante la nona edizione con il singolo promozionale.
L’album, esattamente come il precedente, non delude le aspettative: solo nella prima settimana vende nel Regno Unito (e in buona parte dell’Europa) un milione di copie e negli Stati Uniti 540.000 copie (aggiudicandosi il primo posto nella Billboard 200) e sale al primo posto nelle classifiche di trentacinque paesi del mondo.
Il 19 novembre 2012 si esibiscono di fronte alla Regina Elisabetta II con il brano “Little Things” al centesimo Royal Variety Performance svoltosi al Royal Albert Hall e, pochi giorni dopo, il 3 dicembre, si esibiscono per la prima volta in un concerto-evento al Madison Square Garden di New York andando completamente sold out in meno di un minuto.
Il 12 Gennaio 2013 partono per Accra (Ghana) per abbracciare le iniziative promosse dall’ente benefico Comic Relief e il 17 febbraio viene rilasciato il singolo “One Way or Another (Teenage Kicks)” – mash-up delle canzoni “One Way or Another” dei Blondie e “Teenage Kicks” dei The Undertones – per la giornata del Red Nose Day; pochi giorni dopo, il 23 febbraio, partono per il loro primo tour mondiale, composto da centoventitré tappe che li tiene occupati fino al 3 novembre dello stesso anno: il “Take Me Home Tour”.
Il 23 novembre 2013 Harry, Niall, Louis, Zayn e Liam per promuovere il loro terzo album, “Midnight Memories” in uscita il 25 novembre, organizzano un evento-live interattivo di sette ore che vede la partecipazione di amici e colleghi della band (Simon Cowell, Nicole Scherzinger, Robbie Williams, James Corden, Céline Dion, Katy Perry e tanti altri), dei fan stessi, ma anche una serie di performance live, canzoni inedite, giochi di vario tipo e molto altro; ad anticipare l’album i singoli “Midnight Memories” (22 luglio 2013) e “Story of My Life” (28 ottobre 2013), pubblicizzate sul palco della decima edizione di XFactor UK e alla terza edizione di XFactor USA.
Nonostante sia stato rilasciato a sole cinque settimane dalla fine dell’anno, anche quest’album vende negli Stati Uniti 546.000 copie (poi diventeranno più di tre milioni) e nel Regno Unito “solo” 237.000 copie nella prima settimana, viene inserito nella Billboard 200 e sale al primo posto nelle classifiche di ventisei paesi del mondo.
Il 25 aprile 2014 partono per il loro primo tour negli stadi, il “Where We Are Tour”, che finisce il 5 ottobre dello stesso anno dopo sessantanove tappe, tra cui le prime e ultime in Italia (il 28 e il 29 giugno allo Stadio di San Siro di Milano e il 6 luglio allo Stadio Olimpico di Torino); l’11 ottobre 2014 esce per la prima volta in sala il loro secondo film registrato durante la prima serata a Milano di cui è disponibile anche una versione DVD, e il titolo del docu-film è “One Direction: Where We Are - Live from San Siro Stadium”. Il tour ricopre il quindicesimo posto nella classifica dei Tour Musicali di Maggior Incasso (con un totale di 290.178.452 di dollari) e il primo posto nella classifica dei Tour di una Band con Maggior Incasso di Tutti i Tempi.

Il loro quarto e ultimo album, “Four”, viene pubblicato il 17 novembre 2014, ed è preceduto dall’uscita di due singoli promozionali: “Night Changes” (14 novembre) e “Steal My Girl” (29 settembre).
Anche quest’album raggiunge i traguardi dei precedenti, ma è una chiave di volta e aiuta i cinque a battere un record mondiale: diventano la prima band ad avere i loro primi quattro album al numero uno nelle classifiche americane.
È una chiave di volta anche per essere l’ultimo album con un tour della band; il tour conta di “soli” ottanta concerti (molti di meno rispetto alla loro media), ed è chiamato “On the Road Again Tour”. Inizia il 7 febbraio 2015 all’Allianz Stadium di Sidney in Australia e finisce il 31 ottobre 2015 alla Motorpoint Arena di Sheffield, in Inghilterra, ed è anch’esso una chiave di volta per essere il tour che ha visto l’uscita dalla band di Zayn Malik durante la tappa del 18 marzo 2015 all’AsiaWorld-Arena a Hong Kong in Cina.
Come è normale che sia in questi casi tante cose sono state dette e tante dichiarazioni sono state rilasciate, ma nessuna di queste è veramente soddisfacente.
Ma ci torneremo più tardi.
Il 7 dicembre approdano negli studi di “Amici di Maria De Filippi” in Via Tiburtina 1361 a Roma per la registrazione dello speciale televisivo: “Italia1D - One Direction - Roma Dicembre 2014”, andato in onda su Italia 1 il 18 dicembre 2014.

“You gotta help me, I'm losin’ my mind
Keep gettin’ the feeling you wanna leave this all behind
Thought we were goin' strong, I thought we were holdin’ on
Aren’t we?
[…]
You and me got a whole lot of history
We could be the greatest team that the world has ever seen
You and me got a whole lot of history
So don’t let it go, we can make some more
We can live forever
(Devi aiutarmi, sto perdendo la testa
Continuo ad avere la sensazione che tu voglia lasciar andare tutto
Pensavo che noi stessimo andando forte
Pensavo che stessimo tenendo duro
Non è così?
[…]
Tu ed io abbiamo una lunga storia alle spalle
Potremmo essere il team migliore che il mondo abbia mai visto
Tu ed io abbiamo una lunga storia alle spalle
Quindi non lasciarlo andare, noi possiamo fare un po’ di più
Possiamo vivere per sempre”
- “History

L’annuncio ufficiale dell’uscita dal gruppo di Zayn arriva il 25 marzo 2015, e i quattro non faranno più apparizioni pubbliche fino al 14 maggio, quando a un’intervista al “The Late Late Show with James Corden” confermeranno il continuo della loro carriera senza Malik.
Il 31 luglio senza annunci e/o preavvisi di nessun tipo, vengono rilasciati il brano e il video musicale di “Drag Me Down”, primo dei tre singoli promozionali del quinto album della band anglo-irlandese (gli altri due sono stati “Perfect”, rilasciato il 16 ottobre 2015, e “History”, rilasciato il 6 novembre 2015 in sostituzione a “Infinity”): “Made in The A.M.”. Il brano sarà anche stato rilasciato senza preavviso o materiale promozionale, ma riesce comunque a raggiungere il primo posto in novanta paesi del mondo e più di quaranta milioni di riproduzioni su Spotify in meno di un mese.
Il 13 novembre 2015 viene rilasciato l’album, che e appena un mese dopo – il 14 dicembre – viene riconfermata una “pausa di diciotto mesi” già annunciata nell’agosto dello stesso anno.
Il 31 dicembre si esibiscono per l’ultima volta, al “Dick Clark’s New Year’s Rockin’ Eve” di New York.

Nel 2020, per celebrare i dieci anni dalla formazione del gruppo, sono stati pubblicati quattro EP: “Acoustic EP”, “Live EP”, “Rarities EP” e “Remixes EP”, e la maggior parte dei loro video musicali sono stati ripubblicati in 4K.

“Ci sono tante voci in giro. Non ci siamo separati, ma ci prenderemo una meritata pausa. Non vi preoccupate, abbiamo ancora voglia di fare molte cose. Non vediamo l'ora di farvi ascoltare tutta la musica che abbiamo preparato per voi e di salire sul palco”
- Niall Horan durante una intervista al giornale “The Sun

E la stessa volontà è stata più e più volte sottolineata da (quasi) tutti i componenti della band, che nonostante le loro carriere soliste, più o meno di successo, hanno sempre affermato di voler tornare a essere parte del gruppo, a patto che le condizioni di lavoro siano umane, perché forse in primis questa pausa non la volevano e si sono sentiti costretti a prendersela per colpa di una serie di fattori che nelle prossime righe vi accenneremo solamente.
Di certo non erano alla frutta e di certo la loro carriera non stava già finendo, perché i numeri parlavano chiaro e la presenza delle fan anche.

Ma ci torneremo più tardi” abbiamo scritto poco sopra, e il “più tardi” è arrivato. Se per tutto l’articolo siamo state fredde nel raccontare i fatti, ora non vogliamo esserlo più di tanto e parlare brevemente degli elefanti nella stanza: Simon Cowell, la Syco Music e la Modest! Management.
Nel mondo dello spettacolo in generale, e nel mondo della musica in particolare, è all’ordine del giorno l’abuso e la violenza (psicologica o fisica che sia), ma quando ti catapulti o vieni catapultato nel mondo dello spettacolo e hai un range d’età che va dai sedici ai diciotto anni come nel caso di Louis, Zayn, Liam, Niall e Harry, nel 2010 rischi ancor di più di venir tritato e uscirne a pezzi, ed è esattamente quello che è successo a loro.
Tutti e cinque, nessuno escluso.
Abbiamo detto che nessuna delle dichiarazioni rilasciate dopo l’uscita di Zayn dagli One Direction è stata soddisfacente e, ora possiamo dirlo, non abbiamo creduto nemmeno a mezza di quelle dichiarazioni e abbiamo fatto bene, perché il verdetto è venuto dal diretto interessato quando si sono calmate le acque: anoressia, ansia e attacchi di panico.
Liam, che a seguito di una sua apparizione all’interno del podcast dello youtuber Logan Paul oggi è vittima della cancel culture per aver commentato negativamente Malik e per aver affermato con convinzione di essere stato preso segretamente da parte al momento della formazione degli One Direction e di essere stato informato del piano di farlo essere fin da subito – e di farlo diventare successivamente sempre di più – il volto principale del gruppo; peccato che non sia proprio così, e chiunque conosca anche solo di vista i 1D può confermarlo. Anche in questo caso il verdetto viene dal diretto interessato: alcolismo e abuso di droghe.
Il caso di Niall è un caso subdolo e potrebbe essere solo una nostra teoria, ma durante gli anni negli One Direction era solito ritrovarsi all’ultimo secondo con il microfono spento durante le esibizioni affinché non potesse cantare ed è sempre stato, come è possibile immaginare, il membro con meno assoli all’interno della band. Perché? A quanto pare la stessa persona che li aveva formati – che poi è anche il capo della Syco Music – pensava che la sua voce fosse, come dire, brutta e che lui fosse stonato. Non è un caso secondo noi se nonostante lui abbia tutte le potenzialità per fare musica e abbia milioni di fan amanti di quest’ultima non rilasci quasi mai musica e decida di non esibirsi live su un palcoscenico se non quando invitato a qualche talk show e abbia preferito piuttosto dedicarsi praticamente a tempo pieno al golf e abbia fondato la “Modest! Golf Management”.
La nostra teoria rimane pur sempre una teoria, ma è comunque avvalorata dal verdetto che anche in questo caso viene da Horan stesso: ansia, attacchi di panico, depressione e Disturbi Ossessivo Compulsivi.

E Louis e Harry? Louis e Harry sono un po’ come John Lennon e Paul McCartney.
Ne parleremo (oh, se ne parleremo), ma se lo dovessimo fare adesso questo articolo diverrebbe una Divina Commedia.

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