sabato 19 novembre 2022

#Racconti: L'ultima promessa del vento

Un'esperienza scissa in due fasi, necessarie e forse cicliche, tra l'inizio e la fine, tra la morte e la vita.
Ogni fase è anche composta da due fasi, in un caleidoscopico vortice di vissuti ripetuti.

21 giugno
"Vivo costantemente immerso nel caos che muove la vita. Troppo spesso me ne rendo conto, e innumerevoli viaggi di astrazione partono dai miei pensieri protraendosi in strade di infinite possibilità. Ma poi ci penso meglio, molte di quelle strade sono chiuse e altre non ho voglia di intraprenderle. La nostra esistenza è meno libera di quanto ci vogliano far credere, sempre a correre dietro impegni ineludibili e senza saper sfruttare il tempo libero a disposizione. Allora mi estraneo ancora di più, rivolgo lo sguardo intorno a me e godo dei colori della natura, respiro l'aria che soffia sul mio volto e ascolto i suoni della natura. Un primo sguardo verso il cielo che imbrunisce e lancio un secondo sguardo a occhi chiusi dentro di me. E il vuoto che mi compone, lo colmo con tutta quella spensieratezza. E divento parte di essa, prima di ritornare alla mia routine di sofferenza".

21 settembre
Dopo numerosi giorni, si recò di nuovo in quel luogo durante il tramonto. Il torrido calore estivo si affievolì, l'aria s'era fatta fresca e portava con sé echi di promesse lontane. Promesse che in ogni estate non furono mantenute. Alle fine di ogni estate un pezzo di sé moriva, portandosi via le speranze maturate durante la primavera. Ed è quando davvero si rese conto che la sua vita era un mero susseguirsi di illusioni e disillusioni, che sentì le lacrime rigare le sue guance. Solo la speranza che gli permetteva di non curarsi della sua solitudine, solitudine persa e ritrovata. E ora? Ora che si ritrovava di nuovo solo, doveva coltivare altra speranza o guardare in faccia la realtà? E a che serve sperare se il sapore di tutto ciò che è buono non ha il gusto dell'eterno? Egli voleva però ignorare se stesso per perdersi nella vista del tramonto. Vide ciò che rimaneva del sole, nascondersi dietro l'orizzonte, fece un profondo respiro e si voltò per tornare a casa. Ma mentre andava via, il vento soffiava contro di lui, come se non volesse abbandonasse quel luogo, come se gli volesse fare un'altra promessa. E in quel momento capì, capì che stavolta la promessa era sincera. Allora si voltò, e iniziò a correre, seguendo lo stesso vento che gli fece quell'ultima promessa. Nel momento in cui saltò giù nel vuoto si sentì li libero per la prima volta nella sua vita, perché era sicuro che non avrebbe più dovuto pensare a nulla.

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