giovedì 18 maggio 2023

#Anime: Evelyn e la magia di un sogno d'amore

Così, de botto, senza senso, abbiamo deciso di parlarvi della saga delle streghette dello Studio Pierrot. Martedì scorso abbiamo iniziato con “L’incantevole Creamy”, quindi oggi è la volta di “Evelyn e la magia di un sogno d’amore”. Ovviamente il genere rimane mahō shōjo, quindi con temi per lo più adolescenziali in un mondo fantasy.

Il titolo originale è: “Mahō no yōsei Perusha” (trad. “La fata della magia Persha”). L’autore del manga è Takako Aonuma ed è uscito in Giappone (dal gennaio 1984 al novembre 1985) per la rivista Weekly Margaret. In Italia rimane ancora inedito.
L’anime, invece, debutta in Giappone sulla Nippon Television il 6 luglio 1984, con la prima visione che si conclude il 31 maggio 1985. In Italia arriva il 9 novembre 1985 su Rete4.

Attenzione chi sta scrivendo questo articolo deve amarvi tanto, perché purtroppo/per fortuna la sigla italiana di questo anime ha un grave effetto collaterale su di lei: l’impossibilità di andarsene dalla testa per giorni e giorni.

Evelyn il cerchietto che hai tu
Evelyn tra i capelli lunghi e blu
Evelyn è speciale e sai perché?
Un potere magico ha in sé

Come è deducibile dal titolo originale, Evelyn è il nome della protagonista utilizzato nella versione italiana; Persha è quello originale, ma per facilitare tutti nei ricordi, tenderemo a usare i nomi italiani.

Evelyn è una ragazzina cresciuta in Africa, affidata alle cure del professor Willy. La sua vita a stretto contatto con la natura viene sconvolta quando all’età di undici anni lei, Willy e i due nipoti adolescenti di lui, decidono di tornare in Giappone, dove la ragazzina può tornare a riabbracciare i genitori.     
Durante il viaggio di ritorno, però, l’aereo sul quale stanno viaggiando viene trasportato in un’altra dimensione, dal nome “Sogno d’Amore”.

In questa dimensione Evelyn incontra la Principessa Fata e i suoi tre kappa (creature del folclore e della mitologia giapponese che possono prendere le sembianze di umanoidi, scimmie o rane. Solitamente abitano laghi, fiumi e stagni) i quali le dicono che la dimensione Sogno d’Amore è strettamente collegata, attraverso i sogni, con quella degli umani.
Sogno d’Amore, però, sta attraversando un periodo di ibernazione perché non sempre i sogni degli umani riescono a realizzarsi. L’unico modo in cui può tornare la primavera è proprio quello di scongelare i sogni attraverso l’energia dell’amore. I tre kappa chiedono quindi l’aiuto di Evelyn, che accetta forse senza neanche accorgersene. A quel punto le donano un cerchietto magico, in grado di raccogliere l’energia dell’amore ogni volta che lo utilizzerà.

Desiderio dici tu
e il cerchio non c’è già più
ma un sogno è là per là
ormai di già una realtà.

Desiderio dici tu
ma Evelyn non c’è già più
ed ecco che proprio là
un’altra ragazza ora c’è

Ma chi sarà?
Magia d’amore è questa
è in ogni cuore
e i sogni avvera.

Evelyn si ritrova a Tokyo con il potere di potersi trasformare in una ragazzina più grande, di circa diciassette anni, dalle mille capacità professionali ed esperta in qualsiasi campo. Un po’ nello stile Barbie, insomma. Attenzione, quanto segue va letto con una mentalità anni Ottanta: queste capacità possono essere anche per lo più maschili, così Evelyn non ha alcun limite nell’intraprendere ogni professione.
In ogni puntata Evelyn, quindi, aiuterà gli altri e se stessa (come quando porta a Tokyo dall’Africa il suo amato leone Simba, trasformandolo in un gatto parlante) nella realizzazione dei sogni, proprio per scongelare Sogno d’Amore.
La formula, forse, noi Millennials la ricordiamo bene: “Desiderio! Magia di un sogno d’amore, magia di un sogno d’amore!” ma non sempre basta, così i tre kappa, divenuti poi quattro, le donano passo passo altri oggetti magici.

Evelyn realizzare ora puoi
Evelyn tutti i sogni che tu vuoi
Evelyn io t’aspetto adesso qua
e così il mio sogno si avvererà.

Negli ultimi episodi – se non ricordiamo male – Evelyn fa la conoscenza di un famoso pianista, che si scoprirà poi essere l’innamorato della Principessa Fata. È proprio questa la causa del gelo: la principessa, non potendo lasciare il suo mondo per un umano, si è rinchiusa in un’enorme stella di ghiaccio e lì caduta in un sonno profondo.
Evelyn è così incaricata di ricercare il pianista per tutto il mondo per poter scambiare i due medaglioni che gli innamorati si sono dati tempo fa.

Viaggiando fino in America, Evelyn riesce nella missione, la Principessa Fata si risveglia e i due si riabbracciano anche se per un’ultima volta: neanche l’amore può farli riunire, vista l’appartenenza a due dimensioni diverse.
Gli addii non finiscono qui, perché nel frattempo Evelyn si è innamorata di Roby, il secondo nipote del professor Willy. A fine anime, però, il professore e i nipoti decidono di tornare stabilmente in Africa, mentre Evelyn vuole rimanere ancora in Giappone, per recuperare il tempo perso con i genitori. All’aeroporto, prima della partenza definitiva dei tre, lei promette di tornare ogni tanto in Africa. Quando torna a casa, scopre l’ennesimo addio: i quattro folletti sono spariti per sempre, lasciandole solo il cerchietto da poter utilizzare un’ultima volta.

(Attenzione: allarme ironia) Probabilmente molti dei traumi sull’abbandono sono nati proprio dalla visione delle ultime puntate di “Evelyn e la magia di un sogno d’amore”. Insomma, in una sola puntata, forse due, sono crollate ogni certezze!

Non sappiamo se già conoscevi o ricordavi la storia, né se quanto reperito dalla nostra memoria possa dirsi affidabile (le fonti sul web sono poche), quello che sappiamo è che chi sta scrivendo non si toglierà la sigla italiana almeno fino a luglio.

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