martedì 23 maggio 2023

#Cinema&SerieTv: The Mother - Recensione

In occasione della festa della mamma, Netflix ha sfornato una nuova pellicola. Lo corso 12 maggio è, infatti, stato resto disponibile il nuovo progetto che vede come interprete e produttrice Jennifer Lopez: The mother. La cantante non si lascia sfuggire occasione per approdare nuovamente sullo schermo e decide di farlo cambiando nuovamente genere. Se, infatti, nell’ultimo periodo ci aveva abituato a toni più romantici e ilari (come con Marry Me); adesso torna con un action movie.

Dalla ricerca del vero amore all’impugnare le armi, dunque, il passo è breve. JLO qui veste i panni di una spietata assassina che cerca la sua iniziale via di redenzione per il bambino che porta in grembo che, successivamente, sarà costretta a cercare di portare in salvo. Del resto la regia è di Niki Caro, che recentemente aveva lavorato per Disney col live action di Mulan, mostrandosi decisamente interessato a rappresentare donne combattive e alla ricerca della propria indipendenza.

Da notare piega e contouring sempre perfetto
Il grosso problema di “The Mother” è tutto il suo arco narrativo. Ci sono ben poche cose che si salvano, ma pensiamo che la più grave sia l’etichetta affibbiata per tutto il tempo al personaggio principale. La madre non ha un nome, non ha neanche realmente un volto, ma paradossalmente tutta la sua vita ruota intorno a questo ruolo che realmente non è mai stata in grado di assumere. Una madre silente, nell’ombra, che è costretta a dare in adozione la propria bambina per poter cercare di tenerla al sicuro, ma che è pronta a entrare in azione nel momento in cui è necessario.

Dall’inizio del film alla vera azione vengono saltati ben dodici anni. Quindi la madre è costretta a dover fronteggiare una pre-adolescente con cui condivide in parte il proprio DNA. Ovviamente, nel corso del film, viene sottolineato quanto la stessa donna non abbia avuto altra ragione di vita se non attendere quelle poche informazioni che le venivano recapitate dall’FBI sullo stato di salute della ragazzina. Ma in realtà, ciò che si ottiene è un’accozzaglia di emozioni che rispecchia perfettamente il minestrone fatto nella costruzione della storia.

Siamo davanti a un vero e proprio minestrone di generi: un po’ di azione, un q.b. di thriller e un'altra piccola dose di revenge movie. Il risultato? Qualcosa che forse aveva bisogno di qualche minuto in più di cottura. Nessun personaggio viene approfondito, risultando veramente lacunoso in tutti i suoi punti più toccanti. Zoe, la figlia, finisce con l’essere un personaggio dannatamente odioso che non si può realmente riuscire a metter a fuoco un degno rapporto madre-figlia.

Le doti fisiche della Lopez, però, non riescono a risollevare la situazione. Se da una parte, infatti, possiamo apprezzare le sequenze d’azione, dall’altra la sua recitazione ha non poche pecche. La violenza, la maggior parte delle volte, è fine a se stessa e ingiustificata, quasi come se si volesse solo aggiungere un po’ di paprika per dare un po’ di sapore. La verità è che The Mother lascia a bocca asciutta.

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