venerdì 12 maggio 2023

#Pensieri: Speranza

Speranza: Sentimento di aspettazione fiduciosa nella realizzazione, presente o futura, di quanto si desidera
Treccani

Gran parte della nostra vita è costruita nell’attesa. Fateci caso. Spesso il presente è un vestito che ci sta stretto, delle scarpe scomode che non vediamo l’ora di togliere.

Quindi attendiamo il momento di togliere quelle scarpe, pregustandone la sensazione di libertà.

Passeranno ore, giorni, settimane, mesi e forse anche anni, ma a noi non importa.

Vogliamo togliere le scarpe. Ma una volta tolte quelle scarpe, scopriamo un nuovo bisogno, un nuovo fastidio, e attendiamo che il bisogno arrivi e che il fastidio passi.

“La sua vita oscilla così come un pendolo, di qua e di là, tra il dolore e la noia, che in effetti sono, l’uno e l’altra, le sue due componenti fondamentali. E questo è stato anche espresso, in modo assai singolare, dicendo che, dopo che l’uomo ha trasferito tutti i dolori e le sofferenze all’inferno, per il cielo non è rimasta disponibile altro che la noia”.
Arthur Schopenhauer, Il mondo come volontà e rappresentazione

Quindi questo non significa che sia giusto solo togliere le scarpe o desiderare di farlo, ma indossare scarpe non significa neanche sia sbagliato, fa parte del tragitto alla liberazione.

Forse mi son spinto troppo oltre con la metafora delle scarpe, ma in sintesi sto cercando di dire che la speranza non è né giusta e né sbagliata. Allo stesso modo, però, avere speranza è sia giusto e sia sbagliato.

È sbagliato nella misura in cui nutriamo un desiderio che offusca la vista dal presente, e badate bene: non mi riferisco a qualche momento di sogno a occhi aperti, ma mi riferisco al vivere intere giornate sputando sulla propria condizione. In quel caso si smarrisce il presente, e dunque l’unico frangente di tempo in cui possiamo scegliere come sentirci.

La speranza, invece, è una virtù che andrebbe usata in tutt’altra maniera.

Ciò che noi chiamiamo “speranza” deve essere funzionale alla costruzione del presente. È uno sprazzo di un'eventualità futura incerta che auspichiamo si realizzi.

Ma non per questo dobbiamo vivere in funzione di essa, né vincolarci saldamente.

Piuttosto, dobbiamo muovere il presente verso quella speranza, avvicinarlo senza pretese alle contingenze che riteniamo migliori.

Facendo così, si può seguire la propria bussola interiore senza alimentare ingratitudine nei confronti della nostra situazione attuale.

Facendo così, tentiamo di conquistare un presente agognato senza perdere quello attuale.

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