lunedì 27 novembre 2023

#Mitologia: Aett di Heimdall – Seconda Parte

Come accennato nell’articolo dedicato all’alfabeto runico, nell’antichità il linguaggio delle Rune era utilizzato per ogni aspetto della vita: giuridico, commerciale, burocratico… e anche divinatorio.


Proprio come succede con l’astrologia, l’ordine dei simboli non è casuale ma scoprendo il loro significato ci si accorge di come il tutto stia a significare il Viaggio della Vita.

Le ventiquattro rune vengono divise in tre gruppi da otto, chiamati Aett, ognuno dei quali dedicato a un dio. Abbiamo così l’Aett di Freya, di Heimdall e di Tyr.

Oggi ci concentriamo sulla seconda parte del secondo (ridondante, ma necessario) che prende il nome dal dio omonimo, guardiano del regno degli Asi e dei Vani e sorvegliante del ponte Bifrǫst, che collega i due regni con quello dei terrestri.

Questo Aett, quindi, prende in considerazione tutte le grandi prove della nostra vita. Ci ricorda che non dovremmo vittimizzarci, ma anzi, ogni evento che affrontiamo – positivo o negativo che sia – è per noi uno strumento di crescita personale, un modo per affrontare il nostro interno ed elevarci spiritualmente.  
 
Eihwaz 

La quinta Runa va dal 28 dicembre al 12 gennaio. Come spesso accade in questo Aett, anche Eihwaz non ha una posizione di luce e ombra, in quanto è tutto nelle nostre mani. Rappresenta, difatti, la voglia di salvezza, di trovare soluzioni ai problemi invece di essere compatiti e crogiolarsi nella voglia di vittimismo che ci fa sentire al sicuro, ma in realtà ci rende inermi.

Voler risolvere ciò che non va indica un livello di consapevolezza abbastanza alto da rendersi conto che siamo noi gli artefici del nostro destino e, con le giuste guide, possiamo quindi cambiarlo in ogni momento, entro i limiti stabiliti.

La nostra anima procede così nel lungo viaggio verso la salvezza, nel guarire dalle ferite del passato, non senza difficoltà. Per potersi evolvere bisogna abbandonare definitivamente una parte di noi, allo stesso modo in cui smettiamo di essere feti per divenire bambini e di conseguenza persone; allo stesso modo in cui un bruco diviene farfalla, e così via.

Certo questo provoca dolore, ma ancora: siamo noi a decidere come e quando cambiare, di conseguenza noi a capire come e quando saremo pronti.

Perth

La sesta Runa copre il periodo che va dal 13 al 27 gennaio ed è forse quella più difficile da comprendere dal punto di vista logico-mentale. Perth, infatti, è il seme nascosto sotto la terra: in superficie ci sembra che nulla stia cambiando, il tutto pare immutato sotto la neve, nella profondità, invece, il seme si sta rafforzando per diventare pianta e dare i suoi frutti.


La scienza ha dato le sue risposte, ma facciamo finta di essere una popolazione di duemila anni fa, questo permetterà meglio di capire anche il nostro interno.
Come il seme cessi di essere seme è un mistero, così come rimane un mistero come i semi nel nostro interno decidano di schiudersi nei momenti migliori della nostra vita.

A tutti noi sarà capitato di ripensare a una lezione di vent’anni fa, a un insegnamento ricevuto ma non compreso fino a quando, improvvisamente, la lampadina ha illuminato il nostro cammino. Abbiamo tutti pronunciato la fatidica frase: “Ah! Ecco perché mi è accaduto questo”.
Ecco, tutto ciò è il significato di Perth: il momento in cui si scava dentro e si comprende un linguaggio rimasto incompreso per anni.

In posizione ombra, va da sé, che ci ammonisce perché non riusciamo a rinnovarci e a trovare in noi ciò di cui abbiamo bisogno.

Algiz

La settima Runa va dal 28 gennaio all’11 febbraio ed è totalmente dedicata alla relazione dell’uomo con Dio.
Come in cielo, così in terra” è una frase che i nostri antenati mettevano in atto in ogni istante del loro quotidiano e che noi abbiamo perduto acquisendo la superbia e l’arroganza di crederci unici e soli.

Non importa in cosa crediate, (persino l’ateismo è solo una credenza, in quanto non porta prove della non esistenza di Dio, solo tesi) dal momento in cui smettiamo di cercare ossessivamente il controllo su situazioni a noi incontrollabili affidandoci a chi ne sa di più, stiamo compiendo un atto di fiducia così grande da renderci sul serio coraggiosi.

La Treccani così scrive: “coraggio s.m. [dal provenz. coratge, fr. And. Corage, che è il lat. *coratĭcum, der. di cor «cuore». – 1. Forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare cosa che importi rischio o sacrificio.

Ecco quindi che tutta questa forza parte in noi, dopo essere arrivata a noi in un processo che ci vuole costantemente in relazione con Dio.
In ombra consiglia di riprendere il dialogo con Lui, cosa potrebbe accadere di male?

Sowelu 

L’ottava e ultima Runa di questo Aett va dal 12 al 26 febbraio. Dopo quanto acquisito ci viene spontaneo notare quanto potere, in qualità di esseri umani, abbiamo. Come predisporre, però, questo potere?


Sowelu è la scelta senza tempo che facciamo tra bene e male, il percorso che intraprendiamo e che siamo pronti ad abbandonare quando vediamo che ci fa star male.

Nessun credo vi dirà mai che un Dio vuole la nostra infelicità, al contrario. In ogni scrittura si parla di abbondanza, gioia e amore. Immaginando un mondo così ci viene spontaneo associarlo ai beni materiali, ma come detto nell’articolo “Il pensiero bianco” siamo davvero convinti che una nostra gioia materiale lo sia anche per chi l’ha resa tale?

Sowelu ci mette in contatto con gli altri: il nostro bene è sacro tanto e quanto quello di chi abbiamo accanto, qualsiasi esso sia.
Cambiando i nostri comportamenti, mettendo in atto quelli volti al nostro benessere, cominciare a vedere l’esterno come la proiezione della nostra comunità interna, procederemo anche a rendere più vivibile dapprima la nostra casa, poi condominio, poi ancora quartiere, città, regione, stato, continente e l’intero pianeta.

Sowelu è l’effetto domino: dai amore e riceverai amore, dai giudizio e riceverai giudizio, dai comprensione e riceverai comprensione, dai odio e riceverai odio.
Ancora una volta, non esiste una posizione in ombra perché è tutto nelle nostre mani, siamo noi a decidere cosa vogliamo seminare nel mondo di domani.

Tra due settimane cominceremo a parlare dell’Aett di Tyr.

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