lunedì 6 dicembre 2021

#Cinema&SerieTv: Luna Park - Recensione

Durante le tre giornate dell'Heroes Film Festival, a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare, abbiamo avuto l'onore e il piacere di sentir parlare la sceneggiatrice Isabella Aguilar, che ha lavorato a serie come "Baby", "Grand Hotel" e a film come "The Place" di Paolo Genovese e "In fondo al bosco" di Stefano Lodovichi.

Parlando di Luna Park, la Aguilar racconta di una serie che ha nel cuore in particolar modo; in fondo, ci dice durante l'intervista, è una serie che non ha solo visto nascere e crescere, non è solo una serie ideata interamente da lei, ma è una serie che ha seguito passo passo, dall'inizio alla fine e in tutto e per tutto.
Quindi ovviamente, viste le premesse, noi di 4Muses non potevamo assolutamente non recensire questa serie.
Adoriamo le cose fatte con il cuore.
La serie, prodotta da Fandango e diretta da Leonardo D'Agostini e Anna Negri, è uscita su Netflix il 30 Settembre scorso.

È la Roma degli anni '60 a fare da sfondo alle vicende di Nora Marini e di Rosa Gabrielli, due ragazze provenienti da due realtà completamente diverse: la prima è figlia del giostraio proprietario del luna park e, proprio per questo, motivo è abituata fin dall'infanzia a girare il mondo, mentre la seconda proviene da una famiglia nostalgica del fascismo della Roma Bene.
Saranno una semplicissima serata al parco divertimenti passata in compagnia di suo fratello, Giggi Gabrielli (Guglielmo Poggi) e dei due fratelli Simone (Alessio Lapice) e Matteo Baldi (Edoardo Coen) e una lettura di tarocchi presa a cuor leggero - e fatta proprio da Nora - a far intrecciare la vita della nostra cartomante con quella di Rosa, ossessionata dall'idea di ritrovare la sua gemella scomparsa quando entrambe avevano un anno e mezzo.
Sarà forse un po' intuibile, ma la gemella in questione è proprio Nora, che capirà subito di essere il fulcro dell'ossessione di Rosa, e quest'ultima scoprirà di aver avuto davanti ai suoi occhi la soluzione a quelli che lei crede siano tutti i suoi problemi solo nelle ultime puntate della serie.

Bugie.
Bugie su bugie su bugie, ecco su cosa si sono sempre fondate le famiglie Marini e Gabrielli, ed è proprio questo il fulcro della serie, che ci catapulterà dritti negli anni '40 e alle origini della grande menzogna che verrà svelata solo dopo più di vent'anni.
In "Luna Park" vengono mostrati senza troppi veli gli effetti di quello che le bugie possono fare nelle persone: ci viene mostrato nel papà di Nora, Antonio Marini (Tommaso Ragno) e nella sua reazione dopo la scoperta della verità, che gli verrà sbattuta in faccia senza riguardo. Proprio a lui, l'unico personaggio che, insieme alla "figlia", all'interno della famiglia di giostrai di colpe proprio non ne ha. Ci viene mostrato nella famiglia Gabrielli, così unita e tranquilla, ma che nasconde solo una serie di persone che nulla hanno se non le proprie maschere. Ci viene mostrato con Sandro Ralli (Giulio Corso), la famosissima stella del cinema che porta sulla sua coscienza un grandissimo peso, forse il più grande di tutti e che proprio non riesce a scappare da questo.

Il finale molto aperto lascia spazio e butta le basi per una seconda stagione che speriamo vivamente di vedere sui piccoli schermi, e sappiamo (perché l'ha affermato Isabella Aguilar stessa) che sicuramente anche da parte sua la volontà di una seconda stagione c'è.
Per il momento, però, vi consigliamo di non farvi troppi problemi; la serie dura solo sei puntate. Se non l'avete ancora vista che cosa state aspettando?

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