martedì 21 dicembre 2021

#Marvel: Spider-Man, No Way Home

 [Attenzione – l’articolo contiene spoiler]

 “Perché non hai mai paura/Tu lanci la ragnatela e vai!/Ti butti nell'avventura/Sei un eroe, non molli mai!” cantava Giorgio Vanni nella sua più recente sigla del cartone animato dell’uomo ragno. Ed è proprio di lui che parliamo oggi, del film più atteso dell’anno: “Spider-Man No Way Home”.
Capitolo che mette la parola fine al contratto tra la Marvel e la Sony, questo è il capolinea dell’eroe che combatteva a colpi di ragnatele, del Peter Parker attuale. Lo abbiamo conosciuto negli anni prima come Toby Maguire, poi come Andrew Garfield e infine come Tom Holland. Ma bando alle ciance, inziamo subito!

Questo capitolo si svolge a pochissima distanza dal precedente film, “Spider-Man Far From Home”, nella cui scena finale vedevamo J. Jonas Jameson incriminare il nostro eroe per la guerriglia di Londra e per la morte di Mysterio (Jake Gyllenhaal), rivelando infine chi si cela dietro l’eroe di quartiere. Il mondo, così, viene a sapere che sotto la maschera di Spider-Man si cela Peter Parker (Tom Holland).

Designato come nemico pubblico per aver ucciso l’”eroe” Mysterio, l’opinione di New York si divide, tra chi considera Peter un eroe e chi lo definisce un carnefice. Al suo fianco e incriminati, ci sono il fedelissimo Ned (Jacon Batalon), la fidanzata MJ (Zendaya), Happy (Jon Favreau) e sua zia May (Marisa Tomei). Tutti vengono investiti dai risvolti dell’opinione pubblica, al punto che né Peter, né Ned e né MJ riescono a entrare al M.I.T. Disperato per aver distrutto la vita delle persone al suo fianco, il nostro eroe chiede aiuto a Dr Strange (Benedict Cumberbatch) perché tutti - eccetto i suoi amici e sua zia - dimentichino la sua identità. L’incantesimo, però, sfugge di mano allo stregone e da universi paralleli cominciano a spuntare diversi antagonisti di Spider-Man: Dottor Octopus (Alfred Molina), Electro (Jamie Foxx), L’uomo Sabbia (Thomas H. Church), Lizard (Rhys Ifans) e Goblin (Willem Dafoe). Il Peter Parker di questo nostro universo non li conosce, ma viene a sapere che tutti sono destinati a morire per mano di una sua altra versione. Ha quindi l’idea di aiutarli, di curarli, ma questi si ribellano. Un solo uomo ragno non può fronteggiare tutti questi “villain”, ma se fossero invece… tre?

E qui vi lasciamo per capire come andrà avanti la storia. Esatto, lo spoiler tanto atteso dall’annuncio del film è giunto, i tre Spider-Man si riuniscono in un solo schermo: Toby Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland combattono fianco a fianco per “guarire” i cattivi della pellicola. Non manca, ovviamente, la strizzatina d’occhio ai fan con un riferimento, sul finale, a Miles Morales, quando Electro ammette di aver pensato che sotto la maschera di Spider-Man si celasse una persona nera.

La bellezza di questo film è che, nonostante la lunghezza (centoquarantotto minuti circa), non ci si annoia mai. Riusciamo a empatizzare con Tom Holland che con la sua recitazione ci fa piangere come fontane (letteralmente) quando vede l’amata zia May morire tra le sue braccia e di come quel lutto lo porti a sfogare tutta la sua rabbia sul suo assassino, Goblin. La furia cieca non gli permette di ragionare lucidamente e sarà proprio il Peter di Toby a farlo riflettere: il cattivo, che ha ucciso la sua amata zia, con la propria morte non ridarà vita alla donna e il dolore non verrà mai cancellato. La vendetta non serve a nulla. Se pensiamo, poi, che Goblin non è “lucido”, il suo omicidio sarà ancora più vano.

Tutti e tre gli Spider-Man devono convivere con un lutto importante: quello di Andrew che ha visto la sua Gwen morire sotto i suoi occhi e quello di Toby che ha subito la morte di suo zio Ben. Riescono, quindi, a comprendere cosa l’uomo ragno di Tom provi. All’inizio, però, lui non ci sta, non vuole crederci ed è umano: crediamo sempre che il nostro dolore sia maggiore degli altri, per poi renderci conto che è a pari livello. Riuscendo a capire che l’unione fa la forza, i tre si uniscono per combattere il male, ma non per ucciderli, quanto per salvarli. Non è necessario compiere un massacro. E si piange… e anche tanto.

Però, d’altro canto, si ride anche. Mentre i tre Spider-Man creano le cure per i villain, Ned si comporta ancora più da linea comica del solito, chiedendo a Toby e Andrew se hanno un migliore amico, alludendo a un Ned alternativo. È il primo a rispondere, ammettendo che sì, ce l’aveva, fino a quando non si è trasformato a sua volta in un cattivo che ha provato a ucciderlo. È grazie a lui che il film assume dei connotati più leggeri, altrimenti dalla sala non sarebbe uscito indenne nessuno e senza gli occhi lucidi.

Un’altra strizzatina d’occhio ai fan si ha nel momento in cui MJ cade nel vuoto, rischiando di morire. Tom non riesce ad afferrarla in tempo, e poco prima che si veda sullo schermo la stessa scena di Gwen, è Andrew a salvarla.

Alla fine, guariti i cattivi, Dr Strange fa per rimandare tutti nel proprio universo, fino a quando non realizza che lo spazio-tempo è in rotta di collisione, che gli intenzionati a uccidere Spider-Man stanno arrivando da altri universi e quindi rimane una sola decisione da prendere: tutti devono dimenticare chi sia Peter Parker, tutti devono scordare la vera identità di Spider-Man. Sarà come se non fosse mai esistito. Personalmente possiamo dire che è un buon espediente per l’addio definitivo del personaggio che torna nelle mani della Sony. Nessuno ricorderà la sua esistenza, quindi verranno meno i buchi di trama a lui legati nella IV fase della Marvel. Nel dirsi addio, MJ e Peter promettono di ritrovarsi, un giorno. E così è: senza più nessuno che conosca la vera identità di Spider-Man e tutti gli annessi e connessi, la ragazza e Ned riescono a entrare nel MIT, quando lo stesso Peter va a conoscere MJ nel bar in cui lavorava. Un senso di deja-vu la pervade, alludendo che potrebbero presto tornare a essere una coppia.

E per quanto riguarda la post-credit scene…niente, Eddie e Venom non ha ancora risolto i loro problemi di coppia e li vediamo seduti a un bar sbronzi, prima di sparire per l’incantesimo del Dr. Strange. Sul bancone, però, rimane una melma “viva”: il simbionte non è sparito da quell’universo.

Che dire, noi ci siamo davvero emozionate con questo film, quindi se anche a voi è piaciuto, scrivetecelo nei commenti.

2 commenti:

  1. Un ottima recensione al mio supereroe preferito :D guardato 3 volte al cinema e mi ha fatto emozionare tantissimo tutte e 3 le volte *-*

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    1. Grazie per il commento! Anche noi siamo molto legate a Spider-Man e non vediamo l'ora che lo mettano su Disney+ per fare un altro rewatch!

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