venerdì 8 aprile 2022

#Anime: B: The Beginning - Prima Stagione

Come avrete ben intuito dai nostri articoli, noi siamo molto fan degli anime in generale e, quando non è Netflix a suggerirceli, ci pensano le persone che conosciamo. Per questo motivo oggi parliamo della prima stagione di “B: The beginning”, disponibile sull’omonima piattaforma.

Ci troviamo in Italia, nel Regno di Cremona in un’epoca non ben definita, probabilmente futuristica. La storia si apre con Koku, un ragazzo che fa il liutaio nella parte della città vecchia. Lavora con il padre di Lily nella riparazione degli strumenti musicali, mentre la giovane lavora per i RIS (Royal Investigation Service), la polizia reale, che sta indagando su dei misteriosi omicidi compiuti da “Killer B”. A prender parte alle indagini, c’è colui che viene chiamato da tutti “genio”, Keith. Le storie di questi personaggi finiranno inesorabilmente per intrecciarsi a causa di una misteriosa organizzazione criminale.
Questa storia è un thriller fantascientifico che ci ha colpite dalla prima puntata. I misteriosi omicidi vengono compiuti da un qualcuno che non lascia alcuna traccia di sé, se non una scia di sangue e un messaggio scritto in codice: si tratta di quella che, all’apparenza, sembra una “B” con quattro linee verticali. I morti sono criminali che hanno compiuto o che stanno per compiere qualche atroce delitto. Conosciamo subito il personaggio di Koku, doppiato da Alessio Nissolino, che a primo impatto sembra il bonaccione di turno, alto e dinoccolato, che si dedica alla riparazione dei violini. In realtà si tratta del “Dio dalle ali nere”, una creatura della leggenda, una sorta di divinità, che quando combatte trasforma il suo braccio e la gamba sinistra in delle lame mortali. Ha completamente cancellato la sua memoria, lasciando del suo passato solo il ricordo della sua amata, Yuna. Sa che è tenuta prigioniera da dei reggie, creature create artificialmente (al pari degli homunculus) per essere delle macchine da guerra. 
 
Parallelamente a questo, si svolge la storia di Lily (doppiata da Alessandra Bellini) e Keith (con la voce di Massimo Triggiani) che, oltre agli omicidi, cercheranno di trovare il vero colpevole dell’omicidio di Erika, la sorella di quest’ultimo. Per l’assassinio è stato condannato un uomo, che ha saputo indicare il ritrovamento del corpo e dell’arma del delitto, ma il “Genio” crede che il colpevole sia ancora a piede libero.

È un mix avvincente quello portato agli spettatori dalla piattaforma di Netflix, che riesce a far coesistere il giallo degli anime giapponesi con il fantasy, dove l’oscurità umana viene portata alla luce in tutte le sue forme. Gli esseri umani volevano far resuscitare gli dei, sin dal Medioevo, ma non riuscendoci hanno dato vita a delle macchine volte a essere delle armi vere e proprie. Sin da bambini, questi esseri vengono considerati al pari di oggetti, di pezzi di ricambio per colui che è stato eletto come “Re”, con la sua controparte femminile.

“B: The beginning” è un anime ricco di colpi di scena, in cui lo spettatore è completamente catturato dalla storia. Non ha la possibilità di distrarsi un attimo che nelle dodici puntate della prima stagione vengono inseriti tasselli importanti affinché si capisca tutto l’intreccio narrativo. A livello di grafica, vi è una caratterizzazione dei personaggi non da poco: da una parte abbiamo i regge, creature dall’aspetto grottesco, alla Joker di Batman, che si muovono sullo schermo quasi manovrati da dei fili invisibili, perché il loro corpo sembra non rispondere ai comandi, a meno che non assumano una sostanza dorata, che dà loro la capacità di riprendere il controllo, al pari di una qualunque dipendenza che diventa via via più centrale nella loro quotidianità.

Keith ci viene presentato sì come personaggio dall’intelligenza superiore, ma nelle prime puntate risulta un tipo bislacco, fuori dal comune, che non fa altro che cadere e appisolarsi in giro. Il suo cervello, però, è di un altro livello, infatti riesce a capire i piani dell’assassino, ma basterà a fermarlo? Dall’altro canto abbiamo Lily, una poliziotta con un carattere peperino, vivace, che, anche se non dotata di un intuito sopraffino, non si tira indietro neanche se in ballo c’è la sua vita. Inizialmente i due non riescono ad avvicinarsi, perché la ragazza è la copia esatta di Erika, la sorella di Keith, motivo per cui si dimostra insofferente nell’averla vicino. Eppure questa somiglianza sarà cruciale per scoprire chi è il suo assassino.

La parte visiva dei combattimenti, in puro stile shonen, è davvero incredibile e ben realizzata, ma in tutta questa storia, come entra in scena la trama di Koku? Si dimostrerà un prezioso alleato o un nemico da sconfiggere? Non vi diciamo altro, lasciamo a voi il piacere di guardare “B: The Beginning” su Netflix.

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