mercoledì 18 ottobre 2023

#MustToRead: Anna dai capelli rossi - Quarta Parte

La saga di Anna dai capelli rossi è composta da otto volumi, quindi anche a rigor di logica si comprende fin da subito che in questo Anna è nella fase della vita in cui sta abbandonando totalmente la propria infanzia.

Nella prima parte l’abbiamo vista iniziare la sua vita da fanciulla spensierata: l’orrore dell’orfanotrofio e delle varie famiglie affidatarie vive sempre in lei, ma ha saputo tramutarlo in ottimismo e ricca immaginazione. Lega in modo particolare con Diana e diventa una vera e propria figlia per Matteo e Marilla.
Nella seconda e terza parte è una ragazza studiosa, con l’obiettivo – coronato – di diventare insegnante e preside. A questo si aggiunge il suo fidanzamento ufficiale con Gilbert Blythe… ma. Sì, c’è un ma, ma le cose andranno molto, molto lente.

Il quarto volume si intitola “Anna di Windy Poplars”, ed è stato pubblicato molti anni dopo il terzo volume. La sua prima edizione, infatti, è del 1936.
 
“Sai dove vado a leggere le tue lettere? Nel macchione dall’altra parte della strada, in una piccola conca piena di felci chiazzate dal sole e attraversata da un ruscello. Ci sono anche un tronco ricoperto di muschio su cui mi siedo e una deliziosa fila di giovani betulle sorelle. Dopo averla scoperta, quando faccio un certo tipo di sogni – sogni dorati, screziati di verde e cremisi, sogni fatti di altri sogni – assecondo la mia fantasia e immagino che provengano dalla mia conca delle betulle e nascano da una mistica unione tra quelle più snelle e leggere e il ruscello gorgogliante.”

In questo volume la Montgomery si divide nella scrittura del romanzo classico e l’epistolare, con lunghe lettere che Anna manda al suo amato ma opportunatamente censurate quando gli scritti prendono una piega un po’ troppo intima.

Questa accortezza ci fa tuttora sospirare, ripensando a tempi in cui l’amore veniva descritto nella sua espressione più pura. Certo, non diciamo che avremmo disprezzato qualcosina in più, ma possiamo accontentarci, dopotutto siamo dotati della stessa immaginazione di Anna e Gilbert rimane la nostra cotta da sempre.

Anna e Gilbert, comunque, dovranno attendere altri tre anni per coronare il loro sogno d’amore: lui deve finire gli studi di medicina e lei ha ottenuto il ruolo di preside e insegnante alla Scuola Superiore Summerside, dove sarà costretta anche a dare lezioni sull’odiata geometria.
I due, quindi, saranno parecchio divisi per ricongiungersi solo durante le vacanze e in qualche sporadico weekend.

“Mio caro,
che indirizzo, eh! Hai mai sentito niente del genere? Windy Poplars è il nome della mia nuova casa e l’adoro. Adoro pure il nome ‘Viale degli spiriti’, anche se ufficialmente non esiste. In realtà dovrebbe essere Trent Street, solo che nessuno la chiama mai così, a parte le rare volte in cui viene menzionato sul settimanale locale.”

Immagine presa da Pinterest
Nella sua nuova vita la preside Shirley va a vivere in una piccola pensione chiamata “Windy Poplars”, (trad. “Pioppi al vento”) anche se viene più conosciuta con l’affascinante nome di: “Viale degli Spiriti”, il che elettrizza Anna a tal punto di amare la casa già da questo particolare.

Le padrone sono due sorelle, entrambe rimaste vedove, che si fanno chiamare zia Kate e zia Chatty. La prima acuta e diretta, la seconda estremamente sensibile, così tanto che basta veramente un nonnulla per portarla alle lacrime.
Se loro sono le padrone della grande dimora sulla carta, però, è la governante Rebecca Dew a tenere davvero le redini del tutto: lei prende ogni decisione, lei si divide tra l’obbligo del suo ruolo e l’enorme affetto che la lega alle due signore, così starà a lei decidere se Anna potrà rimanere o meno. A rendere il tutto ancora più comico è il rapporto d’amore e odio che la Dew tiene con il gatto domestico Dusty Miller.

“Rebecca Dew dice che a parte le vecchie signore di Maplehurst, tutti gli altri Pringle mi inviteranno una volta a cena, dopodiché mi ignoreranno per sempre. E visto che sono ‘l’ellisse’ cittadina, probabilmente questo vorrà dire che sarò bandita dalla vita sociale di Summerside. Beh, la vedremo.”

Immagine presa da Pinterest
Anna, però, si fa ben volere, aiutata anche dal fatto che è la prima preside donna a Summerside. A darle del filo da torcere ci penserà il clan dei Pringle: la famiglia più antica della cittadina che ha in mano ogni tipo di potere. Non sopportano la nuova arrivata perché convinti che abbia usurpato il posto a un membro della loro famiglia.


Anna cerca di mantenere la calma, di farsi vedere sempre buona, gentile e disponibile con tutti, ma i Pringle non demordono, tanto che è più volte a un passo dal lasciare l’incarico e tornare a Green Gables.
Con tanto lavoro e un bel pizzico di fortuna, però, la nuova preside riuscirà nell’impresa più ardua e perfino i più temerari Pringle dovranno renderle il giusto riguardo.

“Immagina di essere insieme a me stanotte, Gilbert, e passeggiare mano nella mano su una delle lunghe strade di Avonlea.
Gilbert, ho paura di essere innamorata di te in maniera scandalosa. Non lo trovi irrispettoso, vero? Del resto, non sei mica un pastore!”

Immagine presa da Pinterest
Sono presenti altre sottotrame che si dividono tra la vecchia e la nuova vita di Anna – come matrimoni combinati, Diana che diventa madre e scabrosi scandali – ma i tre anni passano in un batter d’occhio e Anna può finalmente ricongiungersi con Gilbert.


Non lo neghiamo: abbiamo divorato il quarto volume soprattutto per arrivare alla parte del grande ritorno.
Sulla carta la sua lettura può sembrare una perdita di tempo, un modo per allungare il brodo, ma dobbiamo anche consigliare di leggerlo con calma e risolutezza, perché pagina dopo pagina abbandoniamo il carattere sempre gioioso e ottimista di Anna ed è giusto che rimanga ben impresso in noi.

Non vogliamo anticipare la trama del quinto volume, ma siate pronti alle lacrime.

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