mercoledì 25 ottobre 2023

#Mitologia: Aett di Freya - Prima Parte

Come accennato nell’articolo dedicato all’alfabeto runico, nell’antichità il linguaggio delle Rune era utilizzato per ogni aspetto della vita: giuridico, commerciale, burocratico… e anche divinatorio.


Proprio come succede con l’astrologia, l’ordine dei simboli non è casuale ma scoprendo il loro significato ci si accorge di come il tutto stia a significare il Viaggio della Vita.

Le ventiquattro rune vengono divise in tre gruppi da otto, chiamati Aett, ognuno dei quali dedicato a un dio. Abbiamo così l’Aett di Freya, di Heimdall e di Tyr.

Oggi ci concentriamo sul prim che prende il nome dalla dea omonima, simbolo di amore, erotismo, bellezza, seduzione, fertilità ma anche della guerra, della morte e delle virtù profetiche.
 
Le prime otto Rune qui presenti rappresentano le energie basiche di ogni essere umano, le prime esperienze che facciamo nel mondo e la realizzazione primitiva di quello che è il nostro scopo nella vita.

Con l’Aett di Freya, quindi, entriamo nell’ottica che possiamo avere anche una grande e amorevole famiglia, un ottimo lavoro con una grande retribuzione e una salute di ferro, ma non saremo mai davvero soddisfatti finché non inizieremo a intraprendere il viaggio alla scoperta di noi stessi.

Le prime otto rune sono: Fehu, Uruz, Thurisaz, Ansuz, Raido, Kenaz, Gebo e Wunjo. Oggi parleremo solo delle prime quattro. Ognuna di loro rappresenta un particolare momento dell’anno, e ci dà il giusto consiglio per affrontare ciò che abbiamo davanti.

Fehu

Con Fehu ci troviamo nel pieno della stagione estiva: la sua energia, infatti, accompagna i giorni che vanno dal 29 giugno al 13 luglio ma nel suo significato più profondo rappresenta i mesi che abbiamo passato dentro il ventre materno.

Fehu, infatti, ci riporta nel periodo dell’abbondanza, dove tutto era alla nostra portata di mano semplicemente perché avevamo estrema fiducia nelle nostre capacità e nel divino
Quando si estraeva questa Runa, quindi, il consultante poteva stare tranquillo: era indice di un ottimo rapporto con la propria spiritualità, era la conferma di essere protetto dagli dèi e veniva descritto come una persona umile e generosa.
In ombra – cioè a estrazione al contrario – poteva significare impedimenti, difficoltà, come se ci fosse un blocco causato dalla mancanza o dal percorrere la strada sbagliata.

Uruz

L’energia di Uruz accompagna i giorni che vanno dal 14 al 28 luglio, che possiamo interpretare con il periodo della nostra vita in cui nasciamo, siamo ai primi mesi. Improvvisamente sentiamo fame, freddo, vogliamo conforto e possiamo fare solo una cosa per esprimere queste necessità: piangere
Nell’estrazione bisognava fare attenzione alle proprie pulsioni e forze. Il consultante era sicuramente una persona piena di energia, di voglia di fare e dire, ma che non sapeva in che modo agire e come predisporsi nei confronti degli altri.
Se usciva in posizione dritta, si consigliava di prendere a sé tutta questa vitalità e canalizzarla verso qualcosa nel materiale; se in posizione al rovescio, invece, si consigliava un periodo di contenimento, per poter tornare a centrarsi interiormente. Dopo esserci raccolto in preghiera, aver meditato ed essersi concesso il giusto tempo di arresto, il consultante poteva avere maggior consapevolezza di sé e delle proprie energie.

Thurisaz

Thiurisaz rappresentava il periodo che va dal 29 luglio al 12 agosto, più o meno il nostro periodo della preadolescenza, dove ci imbattiamo nelle nostre parti ombra per la prima volta.

Questa era una Runa molto importante, soprattutto per soldati, politici e chiunque aveva dei nemici, all’epoca molto di moda. Con Thurisaz, infatti, si aveva la certezza di saperli affrontare; la Runa non si occupava solo dei rapporti difficili con il prossimo, ma anche nei confronti del destino e della natura.
Insomma, avvertiva dei possibili pericoli esterni e la sua posizione era fondamentale per capire quanto sarebbero stati gravi. Se veniva estratta dritta c’erano ottime possibilità di proteggersi, in caso contrario era bene correre ai ripari di prima dell’attacco imminente.

Ansuz

Il buio arriva con Ansuz, la Runa che va dal 13 al 28 agosto e rappresenta il momento della vita in cui avviene la nostra svolta, in cui avvertiamo il richiamo verso qualcosa di nuovo.
Osservare l’esterno, essendo abbastanza consapevoli che rispecchia il nostro interno, vuol dire trovare fuori le risposte che non riusciamo a capire dal dentro. Era quindi la Runa strettamente collegata alla preghiera, al silenzio per ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica. Aiutava nella traduzione dei segnali che l’Universo mandava agli umani.
In posizione rovesciata, come si può facilmente intuire, segnava l’incapacità di ascolto e comunicazione, perché troppo presi dal proprio Ego e/o dai problemi del mondo.

Appuntamento tra due settimane, quando vedremo le ultime quattro Rune di questo primo Aett.

Nessun commento:

Posta un commento