mercoledì 4 ottobre 2023

#TheBeatles: I'll follow the sun

Ringraziamo le segnalazioni che ci aiutano nel complicato processo di scegliere la canzone di cui scrivere, perché è vero che vogliamo parlare di tutte, ma è anche vero che essendo Pesci è dura prendere una decisione.


Così oggi è la volta di “I’ll follow the sun” canzone dei Beatles, scritta da Paul McCarney – che al solito è firmata assieme a John Lennon – del 1964 contenuta nell’album “Beatles for Sale”.

Ve ne parliamo, al solito, mischiando le nostre sensazioni alle parole dello stesso Paul anche se poi vedrete che non si differenziano più di tanto. 

Ci sono volte in cui siamo davvero curiosi di un vostro parere e oggi è una di quelle volte, percui non esitate a lasciare un commento.

Bene, ora possiamo iniziare sul serio.


One day you’ll look
(Un giorno ti accorgerai)
to see I’ve gone
(che me ne sono andato)
for tomorrow may rain, so
(e dato che domani potrebbe piovere,)
I’ll follow the sun.
(seguirò il sole.)

Some day you’ll know
(Un giorno tu capirai)
I was the one
(che ero l’unico)
but tomorrow may rain, so
(ma domani potrebbe piovere, quindi)
I’ll follow the sun.
(seguirò il sole.)

And now the time has come
(E ora è arrivato il momento)
and so, my love, I must go
(e quindi, mio amore, devo andare)
and though I lose a friend
(e anche se perdo un’amica)
in the end you will know, oh.
(alla fine capirai, oh.)

One day you’ll find
(Un giorno ti accorgerai)
that I have gone
(che me ne sono andato)
but tomorrow may rain, so
(ma domani potrebbe piovere, quindi)
I’ll follow the sun.
(seguirò il sole.)

Yes tomorrow may rain, so
(Sì, domani potrebbe piovere, quindi)
I’ll follow the sun
(seguirò il sole.)

Abbiamo deciso di non interrompere la canzone con le nostre considerazioni perché abbiamo sempre reputato questo pezzo come un qualcosa di unico, da ascoltare senza pause e con estrema attenzione, un po’ come tutto ciò che sembra facile o leggero.


Le parole parlano chiaro: parlano di un addio che non porta rancore, anche se lascia lo stesso una sorta di rimpianto.
Si tratta di amore, sì, ma non verso una donna o un’amica, bensì verso la città di Liverpool, almeno secondo le parole di Paul.

McCartney ha voluto giocare con frasi che si ripetono, che sembrano andare lontano per tornare al punto di partenza proprio a significare il suo legame con la città natale che lo stava vedendo andare in giro per diventare un cittadino del mondo pur rimanendo ancorato non solo all’amata città, ma anche alle sue origini irlandesi.

Nel processo di scrittura, secondo lo stesso autore, lui rivedeva la casa al numero 20 di Forthlin Road, fortemente voluta dalla madre, con tende di pizzo su ogni finestra che ancora oggi accompagnano l’arredamento in ogni sua abitazione.
Paul ricorda anche la piantina dello stabile della sua infanzia dove: “Entravi dalla porta principale, percorrevi il soggiorno, la sala da pranzo, la cucina, il corridoio e tornavi al punto di partenza. I’ll follow the sun fa lo stesso”.

Ma non c’è solo questo nel brano, perché riprende anche lo stile di Cheek to Cheek, di Fred Astaire, tra le sue canzoni preferite “dell’epoca di mio padre”.

Insomma, è inizio, percorrenza e ritorno al punto di partenza, così come fa la stessa vita.

“Anche se eravamo molto aperti alle fonti di ispirazione, una delle grandi doti dei Beatles era la nostra avversione a ripeterci. Eravamo dei ragazzi intelligenti; non ci piaceva annoiarci. Quando suonavamo ad Amburgo, a volte dovevamo riempire otto ore di esibizione. Abbiamo cercato di imparare un numero tale di canzoni da non doverne ripetere neanche una.”
 
 - Paul McCartney The Lyrics 

Ma, c’è un grande ma, cosa rende questa “I’ll follow the sun” unica, proprio come tutta la discografia beatleniana? Il fatto che loro non si siano mai ripetuti.

Può sembrare un ossimoro dopo quanto scritto, ma questo spiega semplicemente perché non abbiamo voluto interrompere il testo: “I’ll follow the sun” è una perla rara, uno scoglio che dà sicurezza quando tutto cambia continuamente, proprio come il rifugiarsi tra i ricordi della nostra infanzia nei momenti in cui l’età adulta sembra soffocarci.

Poco meno di due minuti dove al primo ascolto si ha come l’impressione che la canzone prenda una piega diversa, e in un certo senso lo fa, ma poi torna subito indietro. 
È come meditare in riva al mare, sappiamo che ogni onda che arriva e ci bagna le gambe è diversa dall’altra e porterà tesori nuovi, ma ognuna è destinata ad andare via, per poi ritornare, un giorno… chissà.

“Domani potrebbe piovere, quindi seguirò il sole”

Non crediamo sia un verso da prendere alla lettera, soprattutto sapendo quanto Paul McCartney ami giocare con le immagini mentali legate alle stagioni (basta pensare a “The long and winding road”).

In questo senso, quindi, sappiamo che domani potrebbe piovere anche a Los Angeles o nel pieno di un qualsiasi deserto.

Il consiglio qui riportato da Paul è di seguire la propria luce nel momento presente, senza preoccuparsi di quello che accadrà nel futuro, perché ogni giorno ha già la sua preoccupazione. E sì, è vero, domani potrebbe accadere qualcosa di spiacevole, ma è proprio per questo che oggi si dovrebbe vivere con gioia e gratitudine.

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