lunedì 7 marzo 2022

#Arte: La Gioconda

"La Gioconda", Leonardo da Vinci, 1503-1505 circa.
Noi di 4Muses siamo abbastanza convinte che se vi chiediamo qual è l'opera d'arte più famosa del mondo, il vostro primo pensiero va alla Gioconda e siamo pronte a metterci la mano sul fuoco.
Non è di certo uno dei quadri più belli che siano mai stati dipinti, ma la sua storia impregnata di mistero e punti interrogativi ha fatto sì che diventi un quadro icona dell'arte.
Numerose sono state le repliche di quest'opera uscite nel corso degli anni: prima tra tutte è La Gioconda raffigurata in "L.H.O.O.Q" di Marcel Duchamp (1919), la famosa Gioconda con i baffi. Famose sono anche "Autoritratto" di Salvador Dalí (1954), "La Gioconda" di Fernando Botero (1977) e la Gioconda di Banksy (2001).

Continuate con la lettura dell'articolo per scoprire la storia, i misteri e le avventure di questo dipinto così affascinante!
"Cerchiamo di chiarire quanto viene proposto qui. E possibile che Leonardo fu affascinato dal sorriso di Monna Lisa perché destava qualcosa che era rimasta a lungo addormentata nella sua mente, probabilmente un vecchio ricordo. Questo ricordo era di importanza tale che egli non riuscì più a liberarsene una volta ridestato; egli era continuamente costretto a dargli nuova espressione"
- Sigmund Freud

Oggi esposta al Musée du Louvre di Parigi, la Mona (o Monna) Lisa è stata dipinta da Leonardo da Vinci tra il 1503 e il 1505 circa.
Nel dipinto è raffigurata una donna vestita con abiti cinquecenteschi; è seduta e il suo corpo è rivolto a sinistra, eppure il suo volto è rivolto a noi e ci guarda di rimando con quello sguardo e quell'accenno di sorriso sulle labbra divenuto nei secoli famosissimo per la sua enigmaticità. È seduta in modo composto ma non rigido e le sue mani sono poste sul bracciolo della sedia in modo naturale, la sua pelle è candida e liscia.
Lo sfondo è fermo, il cielo è grigio. Alle spalle della nostra Gioconda da Vinci ha raffigurato un paesaggio a lui molto caro: il lago rappresentato è l'Arno, dove il pittore passò i primi anni della sua vita insieme alla madre.
Altri elementi sullo sfondo sono delle colline e una foresta; non c'è alcuna traccia di persone né tantomeno di animali.
Tutto di questo dipinto in realtà è fermo. Fermo, ma non necessariamente tranquillo... noi, per esempio, abbiamo sempre considerato questo dipinto un dipinto estremamente asettico.


Ma chi è la modella del quadro? In realtà non si sa.
L'ipotesi più gettonata vede Lisa Gherardini, moglie del nobile mercante Francesco del Giocondo, come protagonista del quadro (da qui il nome "Gioconda"), per altri sarebbe Caterina Buti del vacca, mamma di da Vinci, per altri ancora sarebbe la Duchessa di Milano Isabella D'Aragona, mentre altri ancora attribuiscono la sua identità a Caterina Sforza, a Bianca Giovanna Sforza, primogenita di Ludovico il Moro e a Pacifica Brandani, amante di Giuliano de’ Medici.
Un'altra teoria vede la nobile Isabella d'Este come vera protagonista dietro a questo dipinto; "Ritratto di Isabella d'Este" (1500) sempre di da Vinci è considerato da moltissimi un'anticipazione della Gioconda. I tratti somatici delle due donne dipinte, infatti, sembrano essere molto simili.
Mona Lisa del Prado di Madrid
Oltre all'incertezza circa l'identità della protagonista del dipinto, a oggi si pensa addirittura che la vera Gioconda non sia nemmeno quella esposta al Louvre che tutti conosciamo, ma quella esposta al Museo Nacional del Prado di Madrid da Gian Giacomo Caprotti o Francesco Melzi, entrambi allievi prediletti di Leonardo da Vinci.
Alcune analisi ai raggi X effettuate sul quadro hanno confermato che questo dipinto (molto più dettagliato di quello del pittore toscano) non è affatto una mera copia della Mona Lisa, in quanto gli strati di pittura originali e il modo di comporre il quadro sono praticamente identici al quadro originale, così come le modifiche apportate in modo perfettamente parallelo.

Sebbene lo stesso da Vinci portò il dipinto in Francia nel 1516, nella notte tra il 20 e il 21 Agosto 1911, la Mona Lisa fu vittima di un furto (considerato il primo furto di un dipinto all'interno di un museo di tutta la storia), da parte di un ex impiegato del Louvre; il suo nome era Vincenzo Peruggia e rubò il quadro convinto che fosse stato rubato agli italiani da Napoleone Bonaparte durante le spoliazioni napoleoniche.
Dopo averlo rubato passò la notte al museo, smontò la tavola e la mattina dopo con tutta la calma del mondo uscì con la tela nascosta sotto il cappotto senza che nessuno gli dicesse niente. Se ne accorse poco dopo il pittore francese Louis Béroud a cui era stato il permesso di riprodurre il dipinto a porte chiuse, ma in quanto in quel periodo era di comune amministrazione sottrarre i dipinti dalla loro postazione per poterli fotografare, nessuno si preoccupò ulteriormente e il posto fu preso dal "Ritratto di Baldassarre Castiglione" di Raffaello (1514-1515).
Dopo due anni Peruggia si rivolse a un antiquario di Firenze per rivendere il quadro e i due si incontrarono l'11 dicembre 1913 all'Hotel Tripoli (che cambiò successivamente il nome con "Hotel Gioconda"), Hotel in cui si presentò anche l'allora Direttore della Galleria degli Uffizi Giovanni Poggi. Ovviamente, quando i due si resero conto che la tavola non era una mera imitazione ma bensì l'originale, il ladro venne arrestato e definito "mentalmente minorato".
Vista l'occasione (e il buon rapporto di cui godevano l'Italia e la Francia in quel periodo) la Gioconda fu esposta agli Uffizi di Firenze, al Palazzo Farnese e alla Galleria Borghese di Roma e alla Pinacoteca di Brera di Milano.
Dopo la scoperta del furto ovviamente si iniziò a indagare sul ladro: alcuni sospetti furono il poeta francese Guillaume Apollinaire (che aveva dichiarato di voler distruggere i capolavori di tutti i musei per far posto all'arte nuova) e Pablo Picasso, entrambi furono arrestati e interrogati a riguardo, ma poco dopo vennero rilasciati.

"Dovete assolutamente visitare il Louvre, celeberrimo museo d'arte dove potrete vedere, a distanza ravvicinata, il dorso di altre migliaia di turisti che cercano di vedere la Gioconda"
- Dave Barry

Quotidianamente sono più o meno trentamila gli appassionati d'arte e i curiosi che visitano il museo anche solo per vedere la Mona Lisa, per una media dell'80% delle visite registrate al Musée du Louvre.
Inutile dire che il suo fascino è e rimarrà per sempre intramontabile.

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