martedì 1 marzo 2022

#Cinema&SerieTv: The House - Recensione

"Tre storie visionarie, una casa indimenticabile."

Siamo piuttosto selettive nella scelta di un film, quindi quando decidiamo di rimanere ferme di fronte al computer o alla televisione per circa due ore ne deve per forza valere la pena, altrimenti ci deconcentriamo e annoiamo, non c'è niente da fare.
Anche per questo motivo su 4Muses ci sono ben poche recensioni negative di pellicole viste al cinema (e non).

Una sera, come spesso succede, scorrendo pigramente tra le novità di Netflix ci siamo imbattute in "The House", film uscito il 14 Gennaio 2022 prodotto a Londra dalla Nexus Studios per il sopracitato servizio streaming.

Il film, animato in stop-motion, vede alla produzione Charlotte Bavasso e Christopher O’Reilly e alla sceneggiatura Enda Walsh. Le musiche sono dell'argentino Gustavo Santaolalla, compositore di numerose colonne sonore, tra cui quelle di "Insider - Dietro la verità" (1999), "21 grammi" (2003), "I segreti di Brokeback Mountain" (2005), dello spin-off della serie Tv "Narcos", "Narcos: Messico" (2018-2021) e dei videogiochi "The Last of Us" (2013), "The Last of Us: Left Behind" (2014), "The Last of Us parte II" (2020).
La pellicola è divisa in tre parti e in ognuna di queste vengono raccontate tre storie ambientate in tre epoche diverse, ma il comune denominatore è sempre lo stesso: la casa.

E dentro di me si intesse una menzogna:
In questa prima parte della storia siamo nell'Ottocento; Mabel (Mia Goth nel doppiaggio inglese, Alice Pantile nel doppiaggio italiano), la piccola Isobel e i loro genitori (Matthew Goode e Claudie Blakley nel doppiaggio inglese, Claudio Crisafulli e Tiziana Martello nel doppiaggio italiano) vivono in povertà.
Un giorno ricevono una visita da parte di alcuni ricchi parenti venuti a conoscenza della nascita di Isobel, ma è chiaro fin da subito che di certo questi non siano persone particolarmente simpatiche, anzi, fanno commenti sprezzanti sulla nascitura e sul suo sesso femminile, sull'arredamento, sul loro stato di povertà e sulla persona di Raymond (il padre).
Una volta calato il sole e salutati i parenti quest'ultimo si ubriaca e, una volta uscito di casa, inizia a vagare per il bosco vicino alla sua abitazione; lì viene avvicinato da una persona (di cui non si sa l'identità) che si offre di costruire una nuova abitazione per la famiglia.
Una volta accettato il "regalo", la famiglia si trasferisce immediatamente, ma le cose sono sospettose da subito... infatti sebbene gli ultimi lavori siano ancora in corso, la nuova villa - la cui costruzione il giorno prima non era nemmeno iniziata - è già praticamente finita.
Mabel sembra essere l'unica ad accorgersi delle anomalie e delle stranezze all'interno della nuova casa ma quando prova a farsi ascoltare dai genitori si rende conto che i due non la stanno ascoltando... sono troppo presi dalla bellezza del posto. Con il passare del tempo i due non saranno più solo presi, ma diverranno sempre più ossessionati dalla casa e quelli che all'inizio della storia ci erano stati mostrati come semplici hobby: Penny (la madre) non riuscirà più a smettere di cucire mentre Raymond non riuscirà più a staccarsi dal camino - tanto che per tenere il fuoco acceso arriverà a bruciare tutti i beni di famiglia -.
La prima parte si conclude con i due genitori trasformati rispettivamente in una tenda e in una poltrona, posta di fronte al fuoco del camino. Dopo poco la casa brucerà completamente.

Perduta è la verità che non si può vincere:
Ambientata nel presente, questa seconda vede un topo antropomorfo (Jarvis Cocker nel doppiaggio inglese) impegnato nella ristrutturazione della casa che dovrà essere messa in vendita; per colpa di problemi finanziari, lui stesso - che in realtà è un venditore - si ritrova a ristrutturare interamente l'abitazione, seppur in modo superficiale (nonostante noti una fessura nel muro fonte di un'infestazione di coleotteri, non fa niente se non tappare il buco).
Il topo dedica la sua intera vita alla casa e per questo non ha rapporti umani, se non per un'amante a cui comunque racconta solo ed esclusivamente cose inerenti l'edificio.
All'inaugurazione della casa tutto sembra essere perfetto, eppure un po' per colpa del cibo scadente e un po' per colpa del suo evidente nervosismo, nessun cliente è interessato all'acquisto. Nessuno, finché una coppia di anziani (Sven Wolter e Yvonne Lombard nel doppiaggio inglese, Paolo Buglioni e Cristina Piras nel doppiaggio italiano) si mostra incredibilmente interessata alla casa. I due, però, più che essere interessati all'acquisto sembrano essere interessati all'occupazione di questa e si rifiutano di andarsene, tanto che il costruttore si troverà presto a dover chiamare la polizia, che però era già alla sua porta per un altro motivo: il suo dentista lamentava l'invadenza del costruttore e le sue continue confidenze, nonché i nomignoli romantici con cui veniva chiamato costantemente. Di amante c'era ben poco, insomma.
A seguito dell'intrusione della famiglia della coppia il nostro protagonista perde completamente il senno e cerca di ucciderli con dell'acido borico, inalandolo e finendo all'ospedale. Verrà trascinato di nuovo a casa dalla coppia di abusivi e nella scena finale vengono mostrati tutti i topi (alcuni trasformati in coleotteri) allo stato brado, coinvolti nel distruggere l'abitazione.

Ascolta di nuovo e cerca il sole:
In questa ultima storia ci viene presentato uno scenario apocalittico: a causa di una alluvione il mondo è completamente sommerso.
Rosa (Susan Wokoma nel doppiaggio inglese, Francesca Fiorentini nel doppiaggio italiano) è una gatta antropomorfa proprietaria di un vecchio motel ormai quasi completamente abbandonato se non per Jen (Helena Bonham Carter nel doppiaggio inglese, Antonella Giannini nel doppiaggio italiano) ed Elias (Will Sharpe nel doppiaggio inglese, Riccardo Scarafoni nel doppiaggio italiano), unici inquilini che però non pagano l'affitto se non con qualche pesce pescato e qualche pietra... il sogno di Rosa è quello di far tornare l'edificio alla sua originale bellezza, ma la mancanza di denaro non le permette di fare niente.
Un giorno Jen annuncia alla proprietaria del motel che Cosmos (Paul Kaye nel doppiaggio inglese, Dario Oppido nel doppiaggio italiano), il suo compagno spirituale, è in procinto di farle visita.
Una volta arrivato in barca, Cosmos si proporrà di aiutare Rosa nella ristrutturazione, ma quando effettivamente i lavori inizieranno lei si renderà conto che il ragazzo ha in realtà solo peggiorato la situazione staccando le assi del parquet per aiutare Elias a costruire la sua barca affinché se ne possa andare per sempre, in seguito scoprirà che anche Jen sta per abbandonarla.
Rosa, che non riesce ad accettare l'abbandono dei suoi unici due amici e trova impensabile l'idea di andarsene ma si rende comunque conto che la casa sta per essere completamente immersa dall'acqua, prega la sua amica di rimanere.
Quando si renderà conto di non voler morire da sola, comunque, seguirà i suoi compagni di vita verso quell'ignoto che tanto la spaventa; l'ultima scena la vede salpare via e lasciare tutto indietro.

In "The House" chi si salva è sempre chi si rende conto che la casa (rappresentazione delle ossessioni) è una mera illusione a cui non ha senso rimanere attaccati.
Nella prima storia Penny e Raymond rimangono così incastrati nella loro finta ricchezza da ignorare completamente le figlie e la loro vita, tanto da diventare parte integrante della stessa menzogna che tanto hanno sempre voluto vivere.
Nella seconda storia il costruttore è così tanto assorbito dal suo lavoro che si ritrova solo; questa solitudine lo porta a regredire completamente e a perdere le facoltà mentali. Senza rapporti umani non può far altro che comportarsi da animale.
La protagonista della terza storia, invece, è l'unica che mantiene la sua natura e che non regredisce in nessun modo, ma è anche l'unica ad avere degli affetti reali e a riuscire ad andare oltre la sua ossessione.

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