lunedì 16 maggio 2022

#Anime: Calendar Men

Calendar Men
, così come Yattaman, fa parte della serie Time Bokan, di cui vi abbiamo già parlato nell’articolo dedicato al secondo anime.
In età adulta ci siamo ritrovate a ricordare molto di più le sigle televisive, piuttosto che gli anime che guardavamo, nonostante non avessimo perso neanche una puntata. Se ci aveste chiesto qualche giorno fa: “Di cosa parla Calendar Man?” sinceramente vi avremmo risposto con un grosso: “Boh!”.
Ecco perché abbiamo deciso di inoltrarci nei meandri delle sue puntate, scavando tra ricordi, Wikipedia e articoli su Google.
“Nel futuro regno magico di Calendar men    
ogni giorno sorge illogico a Calendar men
sta scoppiando una battaglia molto strana
sono in guerra i giorni della settimana.”


Calendar Men (in originale: Yattodetaman, noi eravamo convinte che nella sigla si dicesse: “Yatto detto man”) va in onda per la prima volta in Giappone sulla rete Fuji Tv dal 7 febbraio 1981 al 6 febbraio 1982. In Italia le reti che lo trasmettono in prima visione (nel 1982) sono: Televisioni locali, Italia 1, Italia 7, Sitcom 1 e Wiid. È composto da cinquantadue episodi, di ventiquattro minuti ciascuno.
Lo studio di produzione è Tatsunoko, la regia è di Hiroshi Sasagawa e il soggetto di Kazuo Sato.

L’anime è ambientato in Giappone, nei giorni nostri – o dell’epoca, insomma, nel 1981 –. Arsenio Maigret, investigatore privato, gestisce anche un condominio dove vivono due suoi collaboratori: Beppe Domani e Tina Ieri. Improvvisamente, nel loro solaio, appare una macchina del tempo dalla quale esce una ragazza: la Principessa Domenica, erede al trono del regno Calendar. Domenica proviene dal 2980, e rivela ai ragazzi di essere una loro discendente, così i due scoprono anche che un giorno si sposeranno. La principessa ha dovuto intraprendere una lotta nello spazio-tempo perché la malvagia Lunedì ha deposto sul trono il suo fratellino: Sabato. L’unico modo per sconfiggerla è quello di avere accanto il Cosmopavone, ma l’animale è sempre in fuga per l’Universo e si trasforma continuamente in oggetti mitologici, come la lampada di Aladino o il vaso di Pandora.
Domenica ha il potere di avvertire le informazioni del Pavonputer, uno strumento che è in grado di dire dove e sotto quale trasformazione è il Cosmopavone. 
Domenica non può farcela da sola e chiede l’aiuto dei suoi antenati, i quali all’inizio vogliono rifiutare l’incarico. Beppe, infatti, è totalmente fifone, anche se è destinato a diventare l’eroe Yattodetaman. Beppe e Tina posseggono da sempre una chiave e un lucchetto, che in realtà sono i due talismani che se uniti, possono evocare direttamente da Calendar l’Ipergenio King Star, un potentissimo robot.    
Nel palazzo, o meglio: nello scantinato, sotto mentite spoglie, vive anche la famiglia Settimana, composta proprio da Lunedì e Sabato, più i due servitori: Settembre e Ottobre. Il Pavonputer è proprio in loro possesso, quindi in teoria sono i più avvantaggiati nella ricerca dell’animale misterioso.
 
In ogni puntata, quindi, i cattivi sono i primi che arrivano nel luogo dove si trova il Cosmopavone, vengono poi raggiunti dai buoni e in quel momento l’animale scappa via. Buoni e cattivi si scontrano a mani nude, fino all’arrivo di King Star. Quest’ultimo – aiutato da Sagittarius, un cavallo robot – distrugge la nuova macchina da guerra di Settembre, e i cattivi cercano di impietosire il robot per non avere una punizione troppo severa; la loro richiesta, però, non viene mai ascoltata.

Alla fine, quindi, i protagonisti se ne tornano a casa, e noi, assieme alla voce fuori campo non possiamo non chiederci: “Cosmopavone, Cosmopavone, dove sei? Qualcuno di voi l’ha per caso visto?    
Quando l’anime sembra avere una conclusione, un terremoto sconvolge il regno di Calendar, lasciandoci in sospeso...

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