mercoledì 11 maggio 2022

#MustToWatch: Alla Ricerca della Valle Incantata

Dopo aver parlato con Sonia di Super3 e cantato a squarciagola con i Cristiani D’Avena durante il Romics, fare un tuffo nel passato era inevitabile. I cartoni e le sigle della nostra infanzia ci sono rimasti nel cuore e non potevamo non parlare, strano infatti non averlo fatto prima, di un classico senza tempo che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita: “Alla ricerca della Valle Incantata” (“The Land Before Time”).

Era la vigilia di natale del 1989 quando arrivò in Italia questo film d’animazione che avrebbe generato tredici sequel, una serie tv e una quantità considerevole di merchandising. Sotto la regia di Don Bluth (di “Fievel sbarca in America”) lavorarono a questo progetto come produttori esecutivi anche George Lucas e Steven Spielberg.

“Una volta, tanto tempo fa su questa terra, sotto questo stesso sole, prima della venuta dell’uomo, prima della scimmia e anche prima dell’elefante, prima del lupo, del bisonte, della balena e anche prima del mammut e del mastodonte esistevano i dinosauri. I dinosauri erano di due specie: alcuni avevano i denti smussati e si nutrivano delle foglie degli alberi, altri avevano i denti aguzzi, si nutrivano di carne e cacciavano i dinosauri erbivori. Poi improvvisamente gli alberi cominciarono a morire. L’esistenza di questi enormi animali che sembravano dominare la terra, dipendeva dalla vegetazione.”

Il film d’animazione si apre con questa narrazione, in un periodo in cui la Terra era ancora soggetta a cambiamenti climatici, in una landa che andava a farsi via via più arida. I dinosauri, divisi in branchi, cominciarono a spostarsi alla ricerca della “Valle Incantata”, una terra ancora rigogliosa e piena di vita. Facciamo quindi la conoscenza di un piccolo cucciolo di dinosauro: Piedino (collo-lungo, Apatosaurus). Sin da subito, il nostro protagonista si mette in viaggio insieme a sua madre e ai nonni, diretti verso quella magica terra. Nel suo viaggio, incontra Tricky, una tricorno (Triceratropo) a prima vista scontrosa e i due cominciano a giocare. La mamma di Piedino, però, lo richiama a sé, perché le specie diverse non possono viaggiare insieme, date le loro differenze. Una notte, i due cuccioli si ritrovano a cominciano a giocare, ma vengono aggrediti da un “denti aguzzi” (T. Rex). È la madre di Piedino a correre in loro soccorso, rimanendone gravemente ferita. Un forte terremoto spacca la crosta terrestre, dividendo i cuccioli dai loro rispettivi branchi. Trovando il modo di raggiungere la madre, Piedino assiste alla sua morte mentre ne raccoglie l’ultimo desiderio: che il piccolo raggiunga l’ambita valle. Per farlo, dovrà seguire il “cerchio lucente” (il sole), superando la montagna che sembra un collo lungo, passando per la montagna che brucia. Ormai solo, Piedino cerca la compagnia di Tricky, che acidamente lo respinge e le loro strade si dividono salvo poi rincontrarsi nel momento del bisogno. Nel loro viaggio incontrano Petrie (una Pteranodonte), Ducky (Saurolofo) e Spike (Stegosauro), ma riuscirà questo gruppo così eterogeneo a raggiungere la Valle Incantata dove, ad aspettarli, ci saranno i loro famigliari?

Impossibile non fare qualche parallelismo con altre storie. Piedino familiarizza sin da subito con la morte, come aveva fatto anni prima Bambi e come farà in seguito Simba. Se per il cucciolo di dinosauro il nemico è il Tirannosauro Rex, affamato e devastante, in Bambi lo stesso era impersonato dal cacciatore. L’imporsi sull’altro non fa che rendere l’uomo un discendente metaforico del gigantesco dinosauro carnivoro: l’uomo è cacciatore esattamente come lo era il T. Rex. Non solo, ma la ricerca della Valle Incantata è un forte richiamo alla Terra Promessa di Dio verso Abramo e la sua discendenza. Piedino, quindi, assume metaforicamente il compito di guidare i fedeli verso un luogo che ha tutte le caratteristiche del Paradiso. Se non consideriamo i successivi film, potremmo quasi dire che, in seguito all’estinzione di massa dei dinosauri, essi si siano guadagnati un luogo di pace. Un altro parallelismo cristiano assocerebbe la figura di Piedino a Gesù. La Valle Incantata non sarebbe altro che l’Eden.

Ne “Alla ricerca della Valle Incantata” vengono trattati temi attuali ieri come oggi, partendo proprio dalle discriminazioni. La madre di Piedino non sa dare una risposta alla domanda del figlio quando gli chiede il motivo per cui non gli è permesso giocare con Tricky. La risposta è: “è così da sempre”, chiudendo il discorso. Ovviamente per il cucciolo non ha senso, infatti troverà in altre specie diverse degli alleati, nonché degli amici su cui poter contare e viaggiare insieme. I dissapori tra le razze sfociano in una sorta di discriminazione razziale che viene azzerata dalla nuova generazione durante la loro avventura. Tricky, infatti, risulta come il personaggio più odioso, in quanto cresciuta con la convinzione di appartenere a una razza superiore, che non si fa alcuno scrupolo a schernire Piedino in quanto “collo lungo”.

In qualche modo, questo film d’animazione ha spinto molti bambini ad appassionarsi al mondo dei dinosauri e alla natura, il che ha dato la possibilità anni dopo di vedere la nascita di saghe di successo come “L’era Glaciale” della Pixar o “Dinosauri” della Disney.

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