mercoledì 25 maggio 2022

#TheBeatles: Yellow Submarine

Giunti all’album “Yellow Submarine”, faremo decisamente finta di non pensare al fatto che ci stiamo avvicinando allo scioglimento del gruppo. Non eravamo ancora in (questa) vita quando è stato dato l’annuncio, eppure non lo abbiamo mai sul serio accettato, tanto che sappiamo il giusto delle carriere da solisti dei quattro, mentre degli anni dalla loro infanzia al 1970, conosciamo veramente tutto.
Comunque, bando alle ciance, è giunto il momento di addentrarci nell’album dei Beatles più dibattuto dai fan.

Noi per prime non riusciamo a concepire il fatto che “Magical Mystery Tour” non sia considerato album, ma la sua catalogazione in EP ci sta tutta. Per “Yellow Submarine”, invece, siamo molto più elastiche: anche se non prendiamo mai l’iniziativa di una battaglia per il suo riconoscimento in EP, capiamo chi lo fa. Delle tredici tracce contenute nell’album, solo sei sono dei Beatles e di queste, due erano già uscite negli anni precedenti. Dato, però, che non crediamo che un LP sia superiore a un EP, poco ci cambia alla fine dei conti.

“Era il terzo film che dovevamo fare per la United Artists. Aveva organizzato tutto Brian e noi non c’entravamo nulla. Ma i disegni mi piacevano. Siccome volevamo un’altra canzone ho tirato fuori ‘Hey Bulldog’. È un disco con un buon sound ma senza alcun senso.”

John Lennon

Brian Epstein aveva dato il via libera al terzo film dei Beatles, ma i quattro, dopo le esperienze di “A Hard Day’s Night” ed “Help!” non avevano proprio voglia di rimettersi davanti una cinepresa, così il compromesso fa sbocciare l’idea di un film d’animazione, prodotto dalla King Features Syndicate. La stessa King aveva già siglato un accordo con Epstein per mandare in onda sulla ABC dei film sui Beatles e le loro canzoni, realizzati da Al Brodax.
Sempre Brodax, quindi, ha l’incarico di produrre anche il nuovo film che nell’idea generale ha quattro tracce inedite, due già uscite e il resto sono brani composti e arrangiati da George Martin e la sua orchestra.

“Visto che andavano più nella direzione di Sgt. Pepper, abbiamo pensato di usare pezzi che avevamo già registrato come ‘All You Need Is Love””

-Paul McCartney

Anche se “Yellow Submarine” esce nel 1969, i lavori cominciano nel 1966 e nello stesso anno il brano omonimo viene incluso nell’album “Revolver”, così come viene messo anche nel lato B del singolo “Eleanor Rigby”.
George Harrison scrive “Only a Northern Song” nel 1967, perché doveva andare per Sgt. Pepper, ma viene scartata. Trova la luce proprio per “Yellow Submarine”. “All together Now”, “It’s All Too Much” ed “Hey Bulldog” sono scritte appositamente per il progetto film, mentre “All You Need Is Love” era già andata in diretta mondiale nel giugno del 1967.
Mentre i Beatles lavorano al White Album, – uscito precedentemente – George Martin e la sua orchestra composta da quarantuno musicisti, registrano il lato B dell’album, sempre ad Abbey Road. Alla produzione ci sono anche John Burgess e Ron Richards.
L’immagine della copertina è realizzata da Heinz Edelmann, già direttore artistico del film. Solo nella sua versione britannica, sotto il titolo c’è la frase “Nothing is Real”, con la recensione sul White Album di Tony Palmer, dell’“Observer”:

“Se c’era ancora qualche dubbio sul fatto che Lennon e McCartney sono i più grandi compositori dopo Schubert, questo disco lo spazza via.”

“Yellow Submarine” esce il 17 gennaio 1969, sei mesi dopo il film. Molto probabilmente i Beatles volevano far uscire prima il White Album, che infatti è del novembre 1968.
Entra nella chart britannica solo a febbraio, andando al terzo posto; nel Regno Unito è il primo album che non raggiunge il primo posto, anche se in quel periodo era comunque occupato dal White Album.
Raggiunge la prima posizione in Canada e Norvegia; la seconda negli Stati Uniti; la quarta in Francia, Germania e Australia; la quinta in Norvegia.

“Alcuni album erano abbastanza pessimi per quanto mi riguardava, come Yellow Submarine”

- George Harrison

Il lato A contiene le tracce McLennon: “Yellow Submarine”, “All Together Now”, “Hey Bulldog” e “All You Need Is Love”; le tracce Harrison: “Only a Northern Song” e “It’s All Too Much”.     
Il lato B contiene tutte le tracce Martin: “Pepperland”, “Sea Of Time”, “Sea Of Holes”, “Sea Of Monsters”, “March Of The Meanies”, “Pepperland Laid Waste” e “Yellow Submarine in Pepperland”, arrangiata dallo stesso Martin.

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