sabato 24 dicembre 2022

#Natale: il riflesso di un fiocco di neve


“Vedo un mondo intero

e dentro mille versioni di noi,

un multiverso dove il cielo vive prigioniero

dentro ai contorni di questi occhi tuoi”

(Alessio Mariani, “Multiverso”)

La neve scende quieta dal cielo serale, copre le vie e dando un nuovo volto al paese.

Le case ora hanno un nuovo manto, così come le vie che ospitano il viavai delle persone.

Ma Giulio e Cecilia si guardano, immobili, reciprocamente ammaliati sotto la fioca luce di un lampione.

Coperti da abiti pesanti, non farebbero neanche troppo caso al freddo, se non fosse per il loro volto che resta scoperto.

E i loro volti si avvicinano sempre più, sino a portare le labbra dell’uno congiungersi con quelle dell’altra.

Ed è in questo momento che il freddo diviene così lontano da sembrare un piccolo rumore sommerso in una grande folla. Entrambi sentono solo reciprocamente il bagliore delle proprie anime. Sentono una forte energia vitale provenire da dentro, un lume che costituirà il ricordo più caloroso di questo Natale.

Come d’improvviso, Giulio si rende conto del fiocco di neve posatosi appena sulla guancia di Cecilia. E nel riflesso lievemente azzurro di quel fiocco, pare vedere e immaginare altre realtà. Altre vite passate e future, altre vite alternative di lui che bacia Cecilia per la prima volta.

“Tra mille varianti di mondi cangianti, fra cosmi e galassie, la sola costante sei te.”

(Alessio Mariani, “Multiverso”)

Giulio si sofferma su una delle tante caleidoscopiche realtà, vedendo lui e Cecilia sdraiati su un prato estivo mentre conversano dando voce al loro flusso di pensieri.

E da lì Giulio riguardò Cecilia sotto una nuova luce, come se l’avesse finalmente ritrovata dopo lungo tempo.

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