sabato 17 dicembre 2022

#Pensieri: Occhi

"Perché le pupille abituate a copiare, inventino i mondi sui quali guardare
(Fabrizio De Andrè - Un ottico)

Gli occhi retoricamente indicano la loro funzione, lo sguardo. E lo sguardo qui va inteso come il percepire nella maniera più ampia possibile. Anche oltre la vista. Anche con gli altri sensi.

In questo testo, quando apro gli occhi percepisco il mondo, quando chiudo gli occhi, percepisco me stesso. Chiudere gli occhi non è chiudersi alla percezione ma aprirsi a un percepire altro. Questo è un viaggio tra avvenimenti vissuti dentro e al di fuori di me.

Chiudo gli occhi.

Un deserto immenso durante una tempesta di sabbia. Non sembra esserci inizio o fine, solo sete e miraggi. Ogni passo di carta affonda in questo terreno insidioso. Sabbia rossa pervade il mio sguardo e i miei polmoni.

Apro gli occhi.

Sta arrivando l'inverno e ho perso i miei petali. Non riesco ad accettare questa forma, non riesco a farmene una ragione. La mia giornata alterna la fotosintesi alla negazione.

Chiudo gli occhi.

Una pesante foschia, una nebbia densa con l'aria gelida di dicembre che mi riempie i polmoni... Ma in mezzo a questa nebbia c'è una cattedrale.

Apro gli occhi.

Vedo un mare profondamente agitato durante il temporale. Un'onda gigantesca sta per abbattersi sulla riva, la gente scappa disperata. Fuggono tutti a destra e a sinistra. Ma io sto lì, immobile, a guardare quell'onda avvicinarsi sempre di più.

Chiudo gli occhi.

È arrivato il momento di rinunciare a Gianluca:

"Un riflesso mosso allo specchio,

prestigio che inganna l'occhio:

non riconosco i tratti che tengo,

Non so più a cos'appartengo".

(Gianluca Boncaldo, identità smarrita).

Apro gli occhi.

L'onda è sempre lì, la osservo arrivare, non posso fuggire. L'onda mi investe e mi trascina in avanti per poi riportarmi indietro. Il temporale finisce all'improvviso, l'onda si dissipa ed è come se non fosse successo niente. Io sono ancora bagnato, ma quest'esperienza mi ha arricchito.

Chiudo gli occhi.

Silvia stava per cadere dalla sedia: giorni simulati in macchine per esperienze.

Apro gli occhi.

- Apollo station, mi ricevi ?

- Puoi ripetere?

- Apollo station... abbiamo un problema... il cuore di Gianluca ha smesso di battere.

Chiudo gli occhi.

"Mi chiedo dunque... se sono già morto, perché continuo a invecchiare?"

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