martedì 7 giugno 2022

#Anime: Gojo Satoru - analisi del personaggio

Attenzione, questo articolo contiene spoiler sulla serie.

Tra due giorni, il 9 Giugno, uscirà nelle sale italiane l’attesissimo “Jujutsu Kaisen 0”; noi da brave fan di Jujutsu Kaisen e da grandi supporter degli anime al cinema, non vediamo l’ora di scoprire cosa ha in serbo lo studio MAPPA e non abbiamo perso l’occasione di fare il rewatch della serie, così come non abbiamo esitato ad avvicinarci nuovamente a quel mondo di stregoni e maledizioni a cui, ammettiamo, ci eravamo un po’ allontanate.

Che sceme”, abbiamo pensato all’improvviso: insomma, all’interno di JJK è presente uno dei personaggi più chiacchierati degli ultimi (almeno) cinque anni e noi abbiamo pensato solo ora a scrivere un articolo su di lui, che sceme.
Sarà che forse avevamo dedicato questa serie di articoli solo ai personaggi dell’Attacco dei Giganti (qui potete trovare quelli di Levi, Eren, Armin, Hanji e Krista) o forse sarà che abbiamo una lista di personaggi sempre in aggiornamento, ma non avevamo proprio preso Gojo Satoru in considerazione, non finché Manu non ci ha detto di voler iniziare a guardare l’anime.
Ribadiamo quello che abbiamo detto nell’articolo in cui vi abbiamo parlato della serie: il 70% degli spettatori ha iniziato a guardare Jujutsu Kaisen per Gojo, ne siamo fermamente convinte. Non è solo la vena comica della serie (l’abbiamo menzionato in questo articolo etichettandolo come

Hiyakasudere”), ma è anche bello, ricopre un ruolo di potere, gode di non poco fascino, ha un lato sensibile (anche solo vagamente), è stato scritto da Gege Akutami per essere invincibile sotto tutti i punti di vista, ha i suoi forti ideali e, soprattutto, è ricoperto da un velo di mistero che non fa mai male.
Saremo ormai tarate, ma non nascondiamoci dietro un dito: tutte queste caratteristiche possono essere notate anche nella sua controparte anni ’90 Kakashi Hatake, leader del famigerato Team 7
dell’universo di Naruto.
Ma allora, vi starete chiedendo, visto che ci stiamo divertendo a bistrattarlo così tanto, perché abbiamo deciso di dedicargli un’analisi del personaggio? Quando ci arriveremo lo capirete.

Se pensiamo al suo personaggio ci viene in mente solo una parola: rivoluzione.
Non è un insegnante all’interno dell’Istituto di Arti Occulte di Tokyo perché vuole esserlo, lo è perché vuole riformare l’intero mondo delle Arti Occulte (ormai capitanato da soli anziani bigotti); è ovviamente abbastanza forte per ucciderli tutti, ma è anche abbastanza intelligente da sapere che facendo tabula rasa nessuno lo seguirebbe di sua spontanea volontà e creerebbe solo un clima di terrore. Lui non vuole questo.
Per questo con i suoi studenti si comporta più da amico che da professore, a volte più da inferiore che da superiore… per questo non si fa il minimo scrupolo a infrangere regole e a coprire le spalle ai suoi studenti, così come non si fa problemi a sbeffeggiare e a umiliare i suoi anziani superiori.
Certo che tutti vogliono sbarazzarsi di lui, ma tanto non possono farlo: non vogliono ammetterlo, ma è una risorsa fondamentale per l’umanità.
Migliore stregone della sua generazione, sì, ma di certo non si tiene le sue conoscenze per sé e anzi, non perde occasione di trascinare i suoi studenti nelle battaglie più disparate per spiegare e illustrare non solo le varie tipologie di tecniche, ma anche le varie strategie e i vari tipi di opponenti e nemici.
Insomma, a buttarsi sul campo e a far buttare sul campo non ha alcun problema, ma a fare l’insegnante nel senso più letterale e tradizionale del termine? Non ci siamo. E ci verrà indirettamente confermato quando nel decimo episodio Itadori si chiederà – e chiederà esaurito – per quale motivo a lui non siano mai state spiegate determinate cose fondamentali per sopravvivere da stregone e riceverà come risposta un altrettanto esaurito: “Perché Gojo sensei è un incosciente”.

Per parlare di quel che rende questo personaggio, beh, questo personaggio, dobbiamo parlare come al solito del nome.
Nelle famiglie di stregoni e di ninja non è fuori dal comune appartenere a un clan, e il suo caso non è l’eccezione. Quel che è fuori dal comune, però, è il fatto che lui è l’unico membro conosciuto del clan Gojo.
Quel che sappiamo è che è diretto discendente di Michizane Sugawara, stregone dell’era Heian divenuto a seguito della sua morte uno dei Tre Spiriti Vendicativi del Giappone, nonché unico possessore dei Sei Occhi e dell’Infinito, le due tecniche più potenti all’interno del mondo delle Arti Occulte.
Il nome “Satoru”, invece, significa “illuminazione”, “comprensione”, “rendersi conto”, e deriva dalla parola “Satori”; nel Buddismo Zen il Satori è il raggiungimento dello stato di buddha, è l’eliminazione totale del dualismo.

Sappiamo tutti che Satoru ha una benda sugli occhi che non toglie nel 99,9% dei casi e, anche se all’inizio non era ben chiaro il perché dovesse indossarla, ora lo è: il suo Sei Occhi.
Non sappiamo come dirlo senza sembrare blasfeme, ma non sappiamo nemmeno come dirlo diversamente: il Sei Occhi che costringe Satoru a indossare perennemente una benda sugli occhi lo rende praticamente Dio sceso in terra. Infatti, i possessori di questa tecnica hanno l’abilità di vedere l’energia malefica in modo incredibilmente dettagliato e manipolarla, di distinguere i vari tipi di energia e le persone in base a essa, di leggere le tecniche altrui, di intercettare i pericoli imminenti, di vedere il futuro prossimo e di vedere a chilometri di distanza.

E vabbè, potrebbero anche essere tutte delle coincidenze, no?”.
No, e che questo sia il primo articolo che voi leggiate di 4Muses o che voi siate ormai lettori appassionati, sia chiaro che non crediamo nelle coincidenze, soprattutto quando si parla di opere create da nipponici.
Gojo è la rappresentazione dell’uomo risvegliato, e ne abbiamo la conferma nella settima puntata, quando avremo la possibilità di entrare nella sua Espansione di Dominio.
L’Espansione di Dominio è, come potete facilmente immaginare, una tecnica. Una delle più complicate non solo da padroneggiare, ma in primis da sbloccare: è la creazione di un’altra dimensione tascabile in cui è possibile richiudere il nemico (o i nemici).
Di fatto tutti hanno la possibilità di sbloccare, utilizzare e padroneggiare la tecnica e Gojo non è affatto l’unico a saperlo fare, ma il semplice fatto che per il momento all’interno dell’anime solo cinque personaggi siano stati in grado di utilizzarla la dice lunga: l’utilizzo di questa tecnica richiede una quantità di energia e un autocontrollo impressionante.
All’interno del Dominio tutto è lecito, almeno per chi lo controlla, in quanto è una proiezione dell’interno della persona che lo crea ed è quindi soggetto a continue e imprevedibili modifiche e cambiamenti.
Noi qui volevamo arrivare, perché l’Espansione di Dominio di Satoru si chiama Vuoto
Incommensurabile
e lui stesso lo definisce un luogo in cui si è costretti a ripetere all’infinito l’atto di esistere, un luogo in cui se non sei degno di entrare, non puoi fare nulla se non rimanere bloccato e morire lentamente, è un luogo in cui si percepisce tutto, talmente tanto che sembra niente, è un luogo in cui le cose si muovono così velocemente che sembra siano ferme immobili.

Nella sua presunzione e arroganza, quindi, Satoru Gojo è anche giustificato. Che sia per un dono naturale o per chissà che cosa, di fatto al suo interno c’è tutto l’Universo e con la benda che indossa perennemente si protegge dal vedere anche quello che molto spesso (per rispetto? Per decenza umana? Per mantenere un minimo di distacco?) non deve vedere.
E noi ve la buttiamo lì: che siano la sua leggerezza d'animo e apparente disinteresse un altro sintomo di un uomo quasi totalmente libero dalle identificazioni?

“Cosa è successo? Non vedo nulla, non percepisco nulla. Non è così, vedo ogni cosa, percepisco tutto quanto, ma le informazioni ricevute proseguono all’infinito. Pertanto, non posso fare nulla.”
- Jogo, intrappolato all’interno dell’Espansione di Dominio di Gojo, 1x7

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