mercoledì 8 giugno 2022

#Comicità: The Inside Outtakes

Madonna santissima quanto abbiamo urlato quando siamo entrate su Instagram e abbiamo visto il post di Bo Burnham in cui annunciava di aver rilasciato un’ora di dietro le quinte del suo speciale “Inside”, registrato in piena pandemia e rilasciato nel Maggio 2021 su Netflix.

Gratis.
Su YouTube.
Ma non scherziamo.

Non sappiamo descrivere quanto, ancora oggi a distanza di mesi, Inside abbia impattato sulle nostre vite.
Non ci interessa nemmeno sapere se e quanto sia stato recitato, ma quel che è importante è che il prodotto finale è genuino e mostra perfettamente il processo di decadenza che tutti abbiamo vissuto in quarantena.

In Inside vediamo un Bo Burnham che inizia lo speciale cantando “Content” (“If you'd have told me a year ago that I'd be locked inside of my home, I would have told you, a year ago: interesting, now leave me alone” trad. “Se mi aveste detto un anno fa che sarei rimasto bloccato dentro casa, vi avrei detto, un anno fa: interessante, ora lasciatemi da solo”) lo continua cantando “Shit” (“Are you feeling what I'm feeling? I haven't had a shower in the last nine days, staring at the ceiling and waiting for this feeling go away, but it won't go away” trad. “Provi anche tu quello che provo io? Non mi faccio una doccia da nove giorni, fisso il soffitto aspettando che questa sensazione se ne vada, ma non se ne vuole andare”) e lo finisce con “Goodbye” (“Wanna guess the ending? If it ever does. I swear to God that all I've ever wanted was a little bit of everything, all of the time, a bit of everything, all of the time. Apathy's a tragedy and boredom is a crime. I'm finished playing and I'm staying inside” trad. “Vuoi indovinare la fine? Se ci sarà mai. Giuro su Dio che volevo solo un po’ di tutto, sempre, un po’ di tutto, sempre. L’apatia è una tragedia e la noia e un crimine. Ho finito di giocare e rimarrò dentro”).

Vediamo un Bo che si mette davanti alla telecamera e affronta il processo distruttivo che abbiamo vissuto tutti durante il 2020, ma lucrandoci sopra e senza mezzi termini.
“Senza mezzi termini”, quante volte ce lo avete sentito dire? Tante, tantissime. Amiamo chi dice le cose senza mezzi termini, amiamo chi sbatte la verità in faccia e fa vedere le cose spiacevoli così come sono; se poi si “le cose” sono la quarantena, ci teniamo ancora di più.

Tutti abbiamo vissuto la quarantena in modo completamente diverso, c’è chi l’ha vissuta male e chi l’ha vissuta bene, c’è chi l’ha vissuta nella paura e chi nella tranquillità, ma ormai andiamo verso i tre anni* di convivenza con il Covid e nascondersi dietro un dito non serve a niente: abbiamo subito tutti delle ripercussioni psicologiche negative.
Nella morte e nella distruzione del 2020 siamo stati bombardati di positività da influencer e personaggi pubblici di vario tipo e ci è servito tantissimo, ma allo stesso tempo – e non neghiamolo – ci siamo chiesti tutti dove fossero quelli come noi, quelli che stavano soffrendo, quelli che volevano ammazzarsi e che stavano allo stremo delle forze fisiche e mentali.
Bo Burnham è arrivato proprio quando tutti ci stavamo chiedendo questo, ed è per questo che “Inside” è entrato nei cuori di così tante persone.


Se pensavamo che il precedente lavoro non potesse essere perfezionato ci sbagliavamo di grosso, perché “The Inside Outtakes” è un dietro le quinte, ma ci regala talmente tanti contenuti nuovi e mai inseriti nemmeno nello speciale originale che potrebbe essere considerato uno speciale a parte a sua volta.

Anche in questo piccolo gioiello di solo un’ora tutto è perfetto, e anche noi che di solito non consideriamo il perfezionismo un pregio dobbiamo dire “tanto di cappello” alla mania perfezionista di Bo, che lo fa eccellere nel suo lavoro come sempre e che lo fa essere il Beyoncé della comicità (lo hanno definito così una volta e ora non riusciamo più a vederlo diversamente).

In questo speciale troviamo più di dieci nuove canzoni, degli spot pubblicitari creati ad hoc (per Inside o perché già sapeva di voler rilasciare questa seconda opera?) e tantissimo altro.
Non crediamo nemmeno che la scelta di rilasciare questo speciale ora sia un caso. La pandemia pare finita, o comunque nelle nostre menti bene o male lo è, o comunque se non lo è siamo impegnati in altro e Bo non vuole farci impegnare in altro, Bo vuole farci ricordare, perché che ci piaccia o no è importante non dimenticarsi di quello che abbiamo passato.
Insomma, non potete perdervi questa nuova chicca.
Dura un’ora.
Ed è gratis.
Gratis.
Questa cosa ci manda fuori di testa.

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