giovedì 23 giugno 2022

#Pensieri: Cosa cerchi?

Che domanda assurda! Chi cerca cosa, chi cerca chi?
Cercare.

Non so perché ho iniziato a repellere questo verbo, forse perché sono consapevole del fatto che se ci si dovesse concentrare una ricerca di un qualcosa si finirebbe col non avere nulla tra le mani. Forse perché cercando si perde solo la bussola e fa male capire che solo tu puoi ricalibrare quella lancetta. Stupida polarità.

Stupida bussola.
Stupida Ricerca.
Stupida me.

"Cosa cerchi?" è una di quelle domande che troppe volte mi sono state poste e alla quale io ho dato così tante risposte da non sapere più qual è quella vera. Cosa cerco? Quello che forse hanno tutti perché ho ancora inculcata questa stupidissima idea di amore romantico che mi spinge a credere al cavaliere. Quanto sono stupida. Quanto tutto questo è solo una pia illusione? Quanto… quanto cercare è così senza senso e così senza alcuna conclusione da trovarsi con lo stomaco serrato e la testa piena di parole?

Sono consapevole che ho commesso per la millesima volta lo stesso errore e spero che mettendolo su carta possa aiutare me a fissarlo nella mia testa e, magari, possa aiutare qualcun altro a evitarsi una di queste possibilità. Ho, ancora una volta, cercato una conferma esterna senza riuscire a trovarla in me. Trovandomi, di nuovo e stupidamente, a pensare di essere l’unica su questo pianeta indegna dell’amore romantico. Ovvio, scrivendo queste parole mi sto chiedendo quanto io poco sia in grado di darmene o sia stata in grado di darmene per nutrire in questo modo le mie speranze.

Ovvio.
Stupido.
Certo.
Scontato.
Illusorio.

Condanno, erroneamente, me stessa per cose sulle quali e delle quali non ho alcun controllo. Condanno negativamente quando di negativo nulla c'è. Che parola ignobile è la condanna. Che azione orribile è commetterla?

Questo, ormai lo hai capito caro lettore, è uno sfogo. Le parole di una illusa, l’ennesima ti troverai a pensare, che si trova faccia a faccia con la realtà e con la sua incapacità di gestire i propri sentimenti. Che folle paura ho di mostrargli agli altri questi sentimenti. Che folle idea ho dell’amore. Che folle illusione quella che mi perseguita quando il mio cervello diviene regista di ogni singolo possibile scenario.

Tempo fa, per una crush, ebbi un attacco di panico. Ma tu, lettore, immagini come ti possa far sentire un attacco di panico perché la tua testa ha deciso di immaginare inizio e fine di una relazione? Premessa: ci sentivamo da un paio di mesi. Com'è possibile credere che le cose possano essere così rapide? Ahimè… se è ignobile la condanna, come categorizzare le aspettative? 
A ben pensarci non sono molto diversa da Ted (How I met your mother, se non avessi compreso il riferimento).

Adesso mi trovo su questo foglio bianco a sfogare la mia delusione… anzi no, la mia disillusione. Immaginami come una di quelle scrittrici frustrate, con un bicchiere tra le dita, e il computer in procinto di cadere all’interno della vasca da bagno. Una scossetta.

Cosa cerco?

Idealmente non lo so più. O forse mento a me stessa dicendomi di non saperlo, il che lo credo davvero molto probabile. Forse, vorrei trovare solo qualcuno che sia in grado di togliermi dalla testa questa idea di amore romantico. Ma ehi. Quel qualcuno sono io. Ed è sempre più sconvolgente rendersi conto di quanto la chiave di tutto siamo noi e solo noi. 
Noi che cerchiamo l'amore di un altro, noi che lo diamo agli altri nella speranza che ci venga restituito come crediamo di volere noi. Ma... spoiler: nessuno potrai mai darci nulla secondo le nostre condizioni. Nessuno potrà mai amarci quanto noi amiamo noi stessi. Nessuno potrà darci quello che desideriamo se non ce lo diamo noi stessi. Perché nessuno è noi. Nessuno è quello che guardi allo specchio ogni singola mattina quando ti lavi il viso. Nessuno. 
E lo so… lo so che stai pensando che tutto è bellissimo, giustissimo, ma allo stesso tempo complicatissimo, ma come mi è stato detto stamattina: se ci pensiamo bene sono pochissimi gli esempi di individui che ci vengono alla mente quando pensiamo a qualcuno che sia stato in grado di dare amore incondizionato. Perché, sì… quando ci si ama si dona all'altro in modo in condizionato, senza pretese o aspettative. Semplicemente perché abbiamo già tutti gli strumenti in nostro possesso, abbiamo già tutto l'amore che possiamo desiderare. 

E per rispondere alla domanda: cerco come essere una buona amica, una buona amante, una buona compagna… ma di me stessa perché per lungo tempo mi sono definita la miglior nemica di me stessa. 


- Anonimo

Nessun commento:

Posta un commento